A meno di quindici giorni
dall'inaugurazione, "Le tre età" di Gustav Klimt regalano alla
Galleria nazionale dell'Umbria numeri da record con, soltanto
domenica, 1.866 visitatori che hanno scelto di ammirare la
collezione permanente. Impreziosita da "Umbria, una storia
d'amore. Fulvio Roiter", un piccolo gioiello ospitato
all'interno della nuova "Camera oscura" e dal capolavoro a
Perugia del maestro della secessione viennese.
L'inizio dell'estate sta regalando numeri importanti alla
Gnu: complici le numerose attività che animano gli spazi del
museo, una tra tutte "La Galleria che spacca", che ha visto la
presenza di Enrico Nigiotti, Dente, Michelangelo e Nada in
dialogo con il direttore dei Musei nazionali di Perugia,
Costantino D'Orazio.
Complice anche il clima che annuncia l'inizio di Umbria Jazz
che, come ogni anno, proporrà due concerti al giorno in sala
Podiani, oltre ad agevolazioni sul biglietto di ingresso alla
Galleria e complice l'inserimento del museo perugino in un
contesto territoriale di osmosi e scambio con i luoghi della
cultura della Regione. La "Sottile Linea d'Umbria", infatti, è
la manifestazione diffusa all'interno della quale si inserisce
"Un Capolavoro a Perugia. Le tre età di Klimt", la quale nei
primi dieci giorni di apertura ha registrato oltre 6.300
presenze.
"In un clima cittadino di entusiasmo e di altissima offerta
culturale - dice Costantino D'Orazio - siamo più che soddisfatti
di questi risultati, merito di un lavoro di squadra eccezionale,
che premia non solo la visione strategica a lungo termine, ma
anche la capacità di intercettare i gusti del presente,
dimostrando versatilità e capacità di adattamento sia dei nostri
spazi sia della nostra collezione, la quale è all'altezza delle
sollecitazioni contemporanee e della volontà di continuare a
fare ricerca, di altissimo profilo".
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