Trenta spettacoli in totale, 22 di
teatro, di cui cinque audiodescritti e otto di danza. Di questi
uno spettacolo internazionale in prima italiana ("Tourist trap"
di Thom Luz), ma anche 20 esclusive regionali, cinque spettacoli
allestiti al Ridotto (tra cui il debutto alla regia dell'attore
Luca Marinelli), una maratona teatrale e una rassegna ("Perché
non ballate?") di cinque spettacoli dedicata ai nuovi linguaggi
del movimento e della danza. Sette, infine, le produzioni in
scena targate Teatro Stabile dell'Umbria, tra cui la 150/a nella
storia dell'istituzione teatrale con "Il giardino dei ciliegi"
di Anton Čechov per la regia di Leonardo Lidi.
Importanti numeri, grande qualità e suggestivi traguardi per
la stagione 2024/2025 del Teatro Morlacchi di Perugia che nel
tradizionale incontro con la stampa a Solomeo, a casa del
presidente del Teatro Stabile pubblico della regione Umbria
Brunello Cucinelli, ha svelato tutti i suoi spettacoli in
programma da ottobre ad aprile 2025. Stagione che lunedì 3
giugno alle ore 18.00, con un incontro al Teatro Morlacchi, sarà
presentata con un evento pubblico alla città.
Un pensiero è andato inizialmente alla stagione appena
passata, con 40mila spettatori totali e un 20% in più rispetto
alla precedente. "Cosa non da poco inoltre - ha affermato
Cucinelli - è che non abbiamo debiti e quindi guardiamo con
fiducia ad una nuova stagione che ci sembra bellissima. È il
pubblico che chiede di fare cose belle e negli ultimi anni siamo
riusciti a miscelare bene le opere tradizionali a quelle
contemporanee".
Ad illustrare la stagione è stato il direttore del Tsu Nino
Marino che ha sottolineato l'importante coincidenza della
chiusura della trilogia cechoviana con la 150/a produzione dello
Stabile: "150 spettacoli che hanno segnato la storia e
l'identità del nostro teatro e che insieme ad alcune delle più
significative produzioni nazionali e internazionali hanno sempre
come fine ultimo il dialogo con il pubblico".
Dal 30 ottobre arriva quindi "Il giardino dei ciliegi",
l'ultima tappa del progetto prodotto dal Tsu iniziato nel 2022
con "Il gabbiano", seguito da "Zio Vanja". Domenica 27 ottobre
l'intera trilogia andrà in scena al Morlacchi con una lunga e
suggestiva maratona teatrale.
La Stagione però si aprirà il 16 ottobre con un capolavoro
della letteratura del '900: "La coscienza di Zeno" di Italo
Svevo, riscritto per il teatro dal regista Paolo Valerio,
Alessandro Haber protagonista. Matthias Martelli sarà invece in
scena con il suo nuovo spettacolo "Eretici, il fuoco degli
spiriti liberi", anche questa una produzione firmata Tsu.
Dopo 15 anni e tre premi Ubu, Lucia Calamaro rivisita una
delle sue opere più importanti "L'origine del mondo, ritratto di
un interno" e sceglie come interpreti Concita De Gregorio
insieme a Lucia Mascino e Alice Redini.
Tornano poi due artisti molto amati dal pubblico perugino:
Filippo Timi con una nuova edizione del suo "Amleto", e Stefano
Massini che porta a teatro la sua biopsia del testo maledetto di
Hitler "Mein Kampf". Atteso ritorno anche per Fabrizio Gifuni,
in scena con due spettacoli "Il male dei ricci" e "Con il vostro
irridente silenzio" con cui dà voce e corpo agli scritti di Pier
Paolo Pasolini e Aldo Moro.
Tra i grandi protagonisti nella nuova Stagione ci sono poi
Renato Carpentieri e Alvia Reale con la nuova produzione di
Roberto Andò "Sarabanda", dall'ultimo film di Ingmar Bergman, ed
anche Umberto Orsini e Franco Branciaroli interpreti de "I
ragazzi irresistibili" di Neil Simon per la regia di Massimo
Popolizio (spettacolo con cui il Morlacchi festeggerà il
Capodanno 2025).
E ancora, la commedia "Gente di facili costumi" di Nino
Manfredi e Nino Marino, interpretato da Flavio Insinna e Giulia
Fiume, per la regia di Luca Manfredi. Valter Malosti e Anna
Della Rosa saranno invece "Antonio e Cleopatra" in uno dei
capolavori di William Shakespeare.
Il collettivo teatrale VicoQuartoMazzini sarà a Perugia con
"La ferocia" tratto dal romanzo di Nicola Lagioia, Premio Strega
nel 2015. Il regista Carmelo Rifici si confronta poi con il
vaudeville di Feydeau "La pulce nell'orecchio". La Stagione si
chiude con lo spettacolo "Arlecchino?" di Marco Baliani che
riscrive in chiave contemporanea la celebre maschera per
l'istrionico attore Andrea Pennacchi.
Tanti, infine, gli appuntamenti con la danza di rilievo
internazionale, con protagonisti Aterballetto, in collaborazione
con l'artista Marcos Morau, la storica coppia della danza
contemporanea italiana Abbondanza/Bertoni, ma anche due
importanti coreografi come Hervé Koubi e Edouard Hue con il
Ballet de l'Opéra Grand Avignon.
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