Proseguono le attività di recupero
della speleologa Ottavia Piana, rimasta intrappolata nella
grotta Bueno Fonteno, nella Bergamasca. L'allarme è stato
lanciato domenica dai compagni di spedizione riusciti a
risalire. Con la donna ci sono due medici. Alle 13.30 di ieri
pomeriggio l'infortunata è stata trasportata in un punto
all'interno della grotta dove è stato allestito un campo base
riscaldato. Alle 18 sono iniziate le attività di disostruzione
del tratto più stretto nel quale la barella, per mano dei
soccorritori, ha iniziato a muoversi poco dopo. Il tratto più
stretto - alle ore 8 di questa mattina - non è ancora stato
superato dalla barella e dai soccorritori. Dal termine del
tratto più stretto all'uscita seguirà un lungo tragitto, sempre
impervio ma più lineare.
L'infortunata è vigile e collaborativa, precisa il Soccorso
alpino del Trentino, che è sul posto assieme ai colleghi
lombardi con 5 tecnici e un addetto sanitario. All'interno
della grotta sono presenti circa 20 soccorritori del Soccorso
alpino e speleologico per il trasporto della barella e per le
attività di disostruzione dei meandri più stretti. Tra i
soccorritori anche personale sanitario che si occupa di
monitorare le condizioni sanitarie della donna. Le operazioni
proseguiranno senza sosta. Sono previsti numerosi cambi alle
squadre di soccorritori all'interno della grotta. Le tempistiche
di uscita sono ancora incerte, ma sicuramente lunghe.
La donna, bresciana, 32 anni, era rimasta bloccata nella
stessa grotta il 2 luglio del 2023, quando rimase
due giorni con una gamba fratturata a 150 metri di profondità in
un punto non lontano da quello dove si trova ora. La speleologa
è socia del gruppo Speleo Cai di Lovere e istruttrice durante le
esplorazioni in grotta sottoterra.
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