Nel terzo trimestre dell'anno, il
valore delle esportazioni trentine, sostenute dal buon andamento
delle vendite verso i mercati extra-europei, è cresciuto
dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente,
arrivando a 1,25 miliardi di euro. Il dato, riportato
nell'indagine congiunturale della Camera di commercio di Trento
(Cciaa), è migliore sia di quello nazionale che del Nordest
(rispettivamente -0,1% e -2,9%). Si assesta invece su un -0,3%
la variazione tendenziale cumulata relativa ai primi nove mesi
dell'anno (-0,7% Italia, -1,8% Nordest).
Per quanto riguarda i settori produttivi, i dati confermano
che le vendite trentine all'estero sono costituite
sostanzialmente da prodotti dell'attività manifatturiera (quasi
il 96% del valore complessivo). Le voci che registrano le
maggiori quote di vendita sono i macchinari e apparecchi (23,7%,
aumentati del 8,9% rispetto al 2023), i prodotti alimentari
(18,9%, +9,9%) e i mezzi di trasporto (11,2%, ).
Complessivamente, queste tre categorie merceologiche
rappresentano poco meno del 54% delle esportazioni provinciali.
Si contraggono sensibilmente le vendite all'estero di articoli
in gomma e materie plastiche (-23%).
Le importazioni mostrano una ripartenza nella domanda di beni
da parte delle imprese trentine, registrando un valore pari a
809 milioni di euro (+3% rispetto al 2023). Nello specifico
risulta che le principali quote di merci importate riguardano le
categorie mezzi di trasporto (20,7%), prodotti alimentari
(12,6%) e legno (12,2%).
L'Unione europea si conferma essere il principale mercato di
riferimento sia per le esportazioni, avendo assorbito il 56% del
totale, sia per le importazioni (80,5%). Con il 15,3% la
Germania è la destinazione che registra la maggiore quota di
valore dell'export trentino (tra luglio-settembre 204 ha
importato merci trentine per un totale complessivo di 191
milioni di euro). Nella classifica dei mercati di riferimento
seguono gli Stati Uniti, con circa 162 milioni di euro (pari al
12,9% delle esportazioni complessive), il Regno Unito, con 116
milioni di euro (9,3%) e la Francia, con 108 milioni di euro
(8,6%).
Nel confronto con lo stesso periodo del 2023, si riscontrano
importanti aumenti delle esportazioni verso Stati Uniti (+22,1%)
e Regno Unito (+19%), mentre si contraggono le vendite verso la
Cina (-30,9%).
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