Il 7 maggio (con repliche fino al
12) debutta in prima nazionale al Teatro Fabbricone di Prato Il
riformatore del mondo, commedia in 5 scene ed un epilogo di
Thomas Bernhard, diretta da Leonardo Capuano che ne è anche
interprete accanto a Renata Palminiello nella coproduzione di
Teatro Metastasio di Prato e Compagnia Umberto Orsini.
Il testo racconta come, dalle cinque del mattino fino a
mezzogiorno, bloccato da una 'paralisi' in una poltrona, il
Riformatore aspetti assieme alla donna che vive con lui la
straordinaria consegna a domicilio della laurea honoris causa
conferitagli per l'opera alla quale ha lavorato tutta la vita,
il Trattato sul miglioramento del mondo. Mentre l'ora della
cerimonia si avvicina, i due organizzano tutto per l'arrivo
degli ospiti e della laurea tanto desiderata, il Riformatore
parla, sproloquia, lamentandosi di tutto, dando ordini alla
compagna della sua vita, lei ascolta e obbedisce e si prende
cura di lui.
"Quando ho letto Il riformatore del mondo - afferma Capuano -
ho visto me stesso nella comica follia del comportamento del
Riformatore e nella relazione con la figura femminile che lo
accompagna e che garantisce la sua esistenza; ho riconosciuto
nel Riformatore la qualità del linguaggio del mio pensiero e il
turbamento perenne che lo genera. Sembrava scritto per me,
sembravano parole mie, una sensazione molto forte".
"La mia messa in scena sarà realistica, concreta, niente di
grottesco: vita, solo vita ed esseri umani con le loro
debolezze, esagerazioni ed insoddisfazioni - prosegue Capuano
che conclude: "Questo testo permette agli attori di far emergere
quella che io chiamo la comicità bernhardiana. Nei suoi testi
Thomas Bernhard ci ha regalato delle pagine di assoluta
filosofica comicità, ha saputo usare la filosofia come arma
critica per opporsi all'assurdità dell'esistenza, al potere
politico e alla sua incapacità e per mettere in discussione
l'umano. La cosa straordinaria è che è stato in grado di far sì
che questo accada utilizzando azioni concrete quasi sempre
comiche".
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