di Francesco Fabbri Nasser al-Attiyah
(Toyota) tra le auto e Kevin Benavides per le moto hanno vinto
la Dakar 2023, 45/a edizione del mitico rally raid. Per il
pilota qatariota si tratta della quinta vittoria, dopo i
successi di 2011, 2015, 2019 e 2022, al termine della 14/a e
ultima tappa fino a Dammam (Arabia Saudita). Tre volte vincitore
di tappa, il campione in carica ha chiuso con più di un'ora di
vantaggio sul francese Sebastien Loeb (Prodrive) e sul giovane
brasiliano Lucas Moraes (Toyota). In testa dalla terza tappa del
rally partito il 31 dicembre scorso con un prologo dalle rive
del Mar Rosso nei pressi di Yanbu, il pilota 52enne si ritrovato
con 20 minuti di vantaggio su Stephane Peterhansel e di 33 su
Carlo Sainz, entrambi su Audi, ma l'abbandono dei due principali
rivali che viaggiavano sulla potente ibrida dei Quattro Anelli,
rispettivamente il 6 e il 10 gennaio, gli ha spalancato la
strada per il successo: il resto della gara è stato per
al-Attiyah solo controllo e gestione del vantaggio. In tandem
con il navigatore francese Mathieu Baumel, per il quale si
tratta della quarta incoronazione nel leggendario rally, il
qatariota, che vanta anche una medaglia olimpica nello skeet
(nome ufficiale del tiro al piattello alle Olimpiadi), non è mai
stato sotto pressione. La vittoria nella 14/a tappa è andata al
francese Guerlain Chicherit (Prodrive), molto lontano in una
classifica generale in cui Loeb si è piazzato secondo per la
terza volta dopo le edizioni 2017 su Peugeot e 2022 già su
Prodrive. Il francese - che ha subito reso omaggio al vincitore
"ha fatto un'ottima gara e nessun errore" - ha comunque segnato
la storia della Dakar in questa edizione, strappando sei
vittorie di tappa consecutive, un record per la mitica corsa e
per il pilota nove volte campione del mondo rally. Bis
dell'argentino Benavides tra le moto, dopo 15 giorni di feroce
battaglia nella regina delle categorie. Il 34enne, già vincitore
nel 2021, ha preceduto l'australiano Toby Price (Ktm), mentre al
terzo posto, ma molto più staccato, si è classificato il pilota
Usa Skyler Howes (Husqvarna). In un'edizione particolarmente
tirata - segnata dall'abbandono del detentore del titolo, il
britannico Sam Sunderland, per una brutta caduta nella prima
tappa del 1 gennaio -, Benavides era secondo in classifica per
12 secondi al via dell'ultima tappa ma si è imposto nella
speciali di 136 km tra Al-Hofuf e Damman e ha preso 55 secondi a
Price, scavalcandolo in extremis. Dopo quasi 45 ore di corsa e
più di 8.000 km percorsi, Benavides si è imposto per soli 43
secondi. "È incredibile ottenere la vittoria in questa folle
Dakar folle, e con un distacco così piccolo - ha detto il 34enne
-. Sono anche il primo a vincere con due diversi marchi di moto
e questo mi rende molto orgoglioso". La prova riservata ai quad
ha visto il successo del francese Alexandre Giroud, che ha
bissato la vittoria ottenuta nella scorsa edizione. Questa 45/a
edizione della Dakar, considerato il rally più difficile al
mondo, è stata addirittura più lunga di quella dell'anno
precedente: un prologo e 14 tappe tra rocce, sabbia e dune, di
cui una, la settima, annullata per le moto.
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