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Serie A: in campo sabato Atalanta-Napoli DIRETTA e FOTO

Serie A: in campo sabato Atalanta-Napoli DIRETTA e FOTO

Uno degli anticipi della 21/a giornata

17 gennaio 2025, 18:56

Redazione ANSA

ANSACheck

Gian Piero Gasperini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A: in campo sabato alle ore 20:45 Atalanta-Napoli DIRETTA 

 

 

Probabili formazioni

Atalanta (3-4-1-2): 29 Carnesecchi; 42 Scalvini, 4 Hien, 19 Djimsiti; 16 Bellanova, 15 De Roon, 13 Ederson, 22 Ruggeri; 8 Pasalic; 32 Retegui, 11 Lookma. (28 Rui Patricio, 31 Rossi, 2 Toloi, 27 Palestra, 77 Zappacosta, 6 Sulemana, 44 Brescianini, 24 Samardzic, 10 Zaniolo, 17 De Ketelaere). All.: Gasperini. Squalificato: Kolasinac. Diffidati: Hien, Zaniolo. Indisponibili: Cuadrado, Kossounou, Scamacca.

Napoli (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 33 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 17 Olivera; 8 McTominay, 68 Lobotka, 99 Anguissa; 21 Politano, 9 Lukaku, 7 Neres. (96 Scuffet, 14 Contini, 30 Mazzocchi, 16 Rafa Marin, 11 Gilmour, 15 Billing, 37 Spinazzola, 26 Ngonge, 81 Raspadori, 18 Simeone). All.: Conte. Squalificati: nessuno Diffidati: nessuno Indisponibili: Buongiorno.

Arbitro: Colombo di Como.

Atalanta col Napoli per riavvicinarsi a vetta

 Tre pareggi di fila, per una serie positiva comunque invidiabile da 15 di cui 11 vittorie consecutive, cominciano a ostacolare il sogno scudetto. Allora i punti da recuperare alla concorrente diretta erano 6. Sabato sera si riparte da 4. L'Atalanta ospita il Napoli provando a replicare la rincorsa dallo scorso 3 novembre in avanti, quando la doppietta di Lookman e il gol di Retegui al "Maradona" furono il viatico di una lunga rimonta culminata con le tre settimane in testa da sola a dicembre.


La squadra di Gasperini, perso Kossounou in difesa per un numero imprecisato di mesi ma sicuramente fino a primavera, rispetto a quella gara sacrificherà De Ketelaere per allineare proprio Retegui a Lookman dal 1' con Pasalic o Brescianini alle spalle. Nel consueto uomo contro uomo a tutto campo dell'allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini, i duelli decisivi si preannunciano Hien contro Lukaku, annullato a campi invertiti; appunto il trequartista in pressione sul regista avversario Lobotka; e sulle mezze ali soprattutto Ederson su Anguissa in un mix tra quantità qualità e potenza.


Se la tattica è delineata, la formazione sembra far presagire comunque un paio di ballottaggi. Non dietro, dove c'è la linea obbligata con Scalvini, lo svedese e Djimsiti col solo Toloi da riserva, anche se il mediano De Roon può essere la soluzione d'emergenza del caso. Forse sulla fascia, dove Bellanova da subentrato con la Juventus martedì sera ha mostrato una marcia in più servendo la sponda per l'1-1 di Retegui. Il nodo è proprio l'unico centravanti della rosa atalantina in attesa del rientro di Scamacca programmato a febbraio: senza di lui non s'è mai vinto, anzi s'è perso nella semifinale di Supercoppa Italiana con l'Inter, per un totale di soli due gol segnati e 3 subìti in 3 partite. Senza di lui, arrivano in media nell'ultimo terzo di campo 38 passaggi a partita anziché gli abituali 55 e oltre. Un punto di riferimento finora imprescindibile, da uomo d'area scelto, non a caso capocannoniere di serie A segnandoci 13 dei 15 gol stagionali.
Infine, le due scuole di pensiero a confronto, quella gasperiniana da tridente con correzioni ma sempre difendendo a tre, contro il 4-3-3 fisso dell'ex Antonio Conte, ricordato a Bergamo per la parentesi infelice da settembre 2009 a gennaio 2010 che precedette l'ultima retrocessione. Che dietro l'attacco ci sia Pasalic o Brescianini, con Samardzic pronto ad alzarsi dalla panchina per aggiungere fantasia e cambio di ritmo, non cambia la strategia delle due punte larghe per favorire gli inserimenti da dietro. 

Napoli senza Kvara,Conte '4 assi in meno ma 47 punti...'

Voltare pagina ma senza l'amaro in bocca. E' così che il tecnico del Napoli Antonio Conte chiude da capolista il capitolo Kvaratskhelia, alla vigilia del match contro l'Atalanta che apre il tris delle sfide pesanti, prima di affrontare Juventus e Roma.

"Noi abbiamo fatto 47 punti - sottolinea Conte - con grande lavoro. Ora ci soffermiamo su Kvara, ma se analizziamo in maniera oggettiva questa squadra rispetto all'anno scorso è senza tre giocatori, Osimhen, Kvara e Zielinski, e ne mancano quattro con Kim rispetto allo scudetto". Insomma, nessuno è indispensabile. Parole secche e vere per un popolo di tifosi ormai abituato agli addii dei fuoriclasse, ma sempre legato alla maglia azzurra. Lo hanno dimostrato migliaia di supporters andando a invadere l'ingresso dell'aeroporto di Capodichino per salutare la capolista in partenza verso la Bergamo vietata ai tifosi partenopei. Un lunghissimo cordone di tifosi con bandiere, fumogeni e cori, che molti calciatori hanno ripreso dall'autobus, come McTominay che ha poi postato l'evento sul suo Instagram scrivendo "Incredibile", con un cuore azzurro. Un video che forse renderà il suo ex compagno nel Manchester United Garnacho sempre più sedotto da un Napoli che offre 50 milioni e tratta con la squadra inglese che ne vorrebbe 70. Il mercato va avanti ma Conte per ora deve mostrare il meglio con la squadra che ha. "Avevo detto - spiega - che gennaio è particolare, si chiama mercato di riparazione ma finora sono andati via Caprile, Folorusho, Zerbin e Kvaratskhelia. Si creano nello spogliatoio dinamiche umane, è inevitabile che scossoni così possano creare dei piccoli scompensi, quindi dobbiamo essere bravi a mantenere l'unità che abbiamo creato fino a ora. E dobbiamo essere bravi con i nuovi che sono arrivati, ragazzi con buono spirito che devono però adattarsi e imparare tattica nuova. Dobbiamo usare tutte le energie per sostituire l'assenza importante di Kvara. Ma sono problemi che ci sono sempre stati qui e mi auguro non ce ne siano più", conclude sorridendo. A Bergamo il nuovo acquisto che vola è il danese Billing che rafforza il centrocampo, ma le risposte Conte le vuole dai big del suo Napoli, da Politano a Lukaku, da Neres a Lobotka, da Di Lorenzo a Anguissa: "Sul mercato - afferma - dovete chiedere al club che opera. Noi ora dobbiamo continuare a lavorare da squadra che è stata più volte in testa, dobbiamo essere ambiziosi con voglia e cattiveria agonistica di migliorare per cercare di stare tra le prime di serie A. Sfida Scudetto a Bergamo? E' presto, l'Atalanta è vicina a noi come l'Inter. Non mi sento di chiamarla sfida scudetto. Noi abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di fare una partita senza essere impiccati dal risultati domani a Bergamo, ma match così ci devono far capire a che punto siamo".

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