"La riforma di Roma Capitale non è
cosa da quattro amici al bar, né di contrattazione a ribasso tra
partner di Governo litigiosi. Ci aspettiamo il pieno
coinvolgimento di tutte le forze politiche parlamentari e del
Sindaco Gualtieri che non può essere considerato dal Governo
alla stregua di uno spettatore o peggio di un passacarte. Prima
che qualsiasi proposta approdi in Consiglio dei Ministri occorre
coinvolgere nella discussione il Sindaco di Roma, un passaggio
che non è solo giusto istituzionalmente ma rappresenta anche una
forma di rispetto nei confronti di tutta la città". Lo scrive
Enzo Foschi, Segretario Pd Roma.
Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani nelle prossime
settimane approderà in Consiglio dei ministri un disegno di
legge costituzionale che riscrive i poteri di Roma. Ieri mattina
ci sarebbe stata una riunione riservata di governo con alcuni
ministri e anche con parlamentari di Fratelli d'Italia e Forza
Italia vicini al dossier.
Il Ddl costituzionale, come riporta il Messaggero,
prenderebbe le mosse dalla bozza di Forza Italia firmata Paolo
Barelli. Con qualche novità. Alla Capitale saranno riconosciute
tutte le funzioni in capo a una Regione tranne alcune fra quelle
elencate nell'articolo 117 della Carta. Oltre la Sanità, i
rapporti commerciali e con l'Ue, le casse di risparmio e rurali,
le aziende di credito a carattere regionale e gli enti di
credito fondiario e agrario. Funzioni, non materie, ricorda il
quotidiano, perché così ha deciso la Consulta esprimendosi sotto
Natale sulla riforma dell'autonomia differenziata, che il
governo dovrà riscrivere. Importante novità, spiega ancora,
l'autonomia finanziaria dei municipi, che potranno redigere
bilanci autonomi e non più derivati dal Comune, come avviene
oggi.
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