"In questa Università nessuno è
straniero perché luogo di cultura e incontro che rispetta le
differenze": lo ha sottolineato il Rettore dell'Università per
Stranieri di Perugia Valerio De Cesaris intervenendo alla
cerimonia d'inaugurazione del centesimo anno accademico
dell'Ateneo, alla presenza del presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
"Gli studenti internazionali - ha detto ancora il Rettore -
sono una ricchezza di cui il nostro Paese si accorge molto poco.
Vanno accompagnati meglio quindi, sia abbassando i costi per
l'iscrizione al servizio sanitario nazionale sia concedendo in
maniera meno restrittiva i visti".
La cerimonia si è aperta con l'Inno nazionale suonato
dall'orchestra del liceo classico e musicale Annibale Mariotti.
Nell'aula magna di Palazzo Gallenga, dopo la proiezione di
un video sui cento anni dell'Ateneo a cura di Rai Umbria, la
cerimonia è proseguita con i saluti iniziali e gli interventi
oltre che del Rettore De Cesaris anche della presidente del
Collegio dei rappresentanti degli studenti Alice Aguiari e della
rappresentante del personale tecnico-amministrativo Tiziana
Daiani.
"La sua presenza ci onora - ha detto De Cesaris rivolgendosi
al presidente Mattarella - ed è un riconoscimento importante per
questa Istituzione, che da un secolo promuove la lingua e la
cultura italiana nel mondo svolgendo un importante lavoro di
diplomazia culturale, ma anche per la città e per gli studenti".
L' Università per Stranieri guarda al centenario non solo
con intenti celebrativi, come ha ricordato De Cesaris, il quale
ha sottolineato poi che questa istituzione è ambasciatrice della
cultura italiana nel mondo: "E' stato così in passato e credo
che potrà esserlo anche in futuro".
Successivamente hanno preso la parola per brevi
testimonianze quattro studenti provenienti da Colombia, Camerun,
Cina e Kenya.
Presenti ai Aula, tra le tante personalità, anche i rettori
di altri Atenei italiani.
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