Pur ritenendo "doveroso mantenere
il massimo rigore nel contrasto all'immigrazione clandestina",
allo stesso modo Alberto Cirio, presidente della Regione
Piemonte, afferma che è "indispensabile garantire a chi è
regolare servizi adeguati e condizioni dignitose". Lo ha detto
dopo essere stato all'ufficio immigrazione della questura di
Torino, in corso Verona, dove si sono registrate lunghe code,
anche la notte, di stranieri che richiedono o rinnovano i
permessi di soggiorno. Cirio ha visitato i locali dov'è ospitato
l'ufficio, riscontrando le criticità emerse in questo giorni e
le condizioni di lavoro di chi opera all'interno dei locali.
"Fin dalla scorsa settimana - ha ricordato Cirio - la Regione
ha messo a disposizione del Comune di Torino e della Croce Rossa
i gazebo della Protezione civile per offrire riparo alle persone
in attesa di accedere agli uffici".
Dopo la visita Cirio ha incontrato il prefetto Donato Cafagna
e il vicequestore Luigi Mitola e ha dato la "massima
disponibilità della Regione ad affrontare la situazione dei
prossimi mesi, in attesa che sia disponibile lo spazio
individuato al Santo Volto dove dall'autunno dovrebbero essere
spostati gli uffici che oggi sono nello spazio di corso Verona".
Inoltre Cirio ha chiesto agli uffici regionali di "fare una
ricognizione degli spazi disponibili che la Regione può mettere
a disposizione nell'immediato per offrire a lavoratori e utenti
locali più idonei per l'attesa e per il servizio, in modo che
prefettura e questura possano poi fare i sopralluoghi". È stata
data anche la disponibilità a reperire un 'saltacode' e dei
volontari per dare supporto nella gestione dei flussi e fornire
assistenza alle persone in attesa.
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