Sergio Scapagnini, il filantropo
italiano che è anche autore e produttore cinematografico, è
stato insignito a Calcutta del premio internazionale 'Gold
Mercury Award' per l'impegno umanitario, in una cerimonia
organizzata con il contributo del consolato generale d'Italia.
Il premio, che riconosce l'impegno di 40 anni
dell'imprenditore napoletano accanto ai bambini di strada, con
la sua associazione AMASempre, ha seguito di poche ore la
presentazione al 'Kolkata International Film Festival' della
prima co-produzione cinematografica italo-indiana, il film
"Parikrama", nato dal libro dello stesso Scapagnini 'La storia
di Lala'. Il film, del regista Goutam Ghose, (l'unico indiano ad
aver ricevuto il premio 'Vittorio De Sica' alla carriera), era
stato presentato al Giffoni Festival, ed è la prima
co-produzione indo-italiana nata nell'ambito nell'accordo
intergovernativo tra Italia e India di cui sono partner il
ministero della Cultura, la Regione Campania, il ministero
dell'Informazione e il ministero del Turismo di Madhya Pradesh.
Come ricorda il console generale d'Italia Riccardo Dalla
Costa, Scapagnini, che tutti a Calcutta conoscono con il
nomignolo 'kaka' ('zio' in bengalese), ha collaborato con icone
dell'impegno umanitario, da Sister Baptista di Indore a Madre
Teresa, dal Dalai Lama al Banchiere dei poveri, oggi leader del
Bangladesh, il Nobel Mohammad Yunys.
"Con il suo impegno", sottolinea il console "ha lasciato
un'impronta indelebile sulla vita di migliaia, bambini di
strada, lebbrosi, persone affetti da Hiv, e ha ricostruito
interi villaggi di pescatori in Tamil Nadu, dopo lo tsunami del
2004. I suoi sforzi ricordano a ciascuno di noi la profonda
responsabilità che abbiamo per la salvaguardia della speranza e
della dignità dei più vulnerabili".
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