"Date le dimensioni dell'economia
tedesca e dell'importanza che la Germania ha in Europa, quello
che avverrà nelle prossime settimane influenzerà direttamente il
dibattito politico europeo. Si voterà il 23 febbraio e questo
sarà un appuntamento importante non solo per gli elettori
tedeschi, ma per tutti i cittadini europei": lo ha detto
all'ANSA, a margine della conferenza degli ambasciatori alla
Farnesina, l'ambasciatore d'Italia a Berlino Armando Varricchio.
"Per quanto riguarda il nostro Paese, in Germania è stato un
anno estremamente importante, dal punto di vista dei rapporti
politici, dei rapporti economici e di quelli culturali - ha
spiegato Varricchio -. All'inizio dell'anno siamo stati
protagonisti al grande Festival del Cinema di Berlino e abbiamo
concluso l'anno con la partecipazione come ospiti d'onore alla
più grande fiera dell'editoria, quella di Francoforte. I
rapporti politici hanno visto l'entrata in funzione del Patto
sul piano d'azione firmato esattamente un anno fa dal presidente
del Consiglio Meloni e dal cancelliere Scholz, un insieme
organico di impegni che prevedono un rafforzamento della
collaborazione in campo politico, il campo economico, quello
della società civile. Lavoriamo molto bene insieme sia dal punto
di vista bilaterale, sia per affrontare le grandi sfide. Non c'è
tema dell'agenda internazionale su cui Italia e Germania non
abbiano posizioni pressoché identiche".
Parlando di economia, l'ambasciatore ricorda che la Germania
"si è confermata di gran lunga il nostro primo partner
economico, con 164 miliardi di interscambio. Ma la Germania non
è soltanto un mercato: per noi è il partner essenziale della
nostra industria; l'industria italiana e l'industria tedesca
sono strettamente collegate. Per noi vuol dire affrontare
insieme alla Germania le sfide del nostro tempo che hanno a che
fare soprattutto con la parola magica che si chiama recupero
della competitività dell'industria".
"Nel 2025 dovremo lavorare insieme per sviluppare una
politica industriale che riporti al centro la manifattura. Noi
vogliamo rimanere grandi Paesi produttori manifatturieri: dove
c'è industria c'è sviluppo, occupazione. Ci sono le garanzie
sociali. C'è la tenuta dei nostri sistemi. Dobbiamo lavorare
molto su questo e poi insieme dobbiamo affrontare le sfide
globali. A partire dall'immigrazione: dobbiamo fare in modo che
il nuovo patto europeo per l'immigrazione all'asilo diventi una
realtà. Abbiamo lavorato in questi anni per far sì che la
Germania comprendesse appieno. Credo ci siamo riusciti, facendo
capire che nessun Paese può essere lasciato solo ad affrontare
il fenomeno immigrazione. Dobbiamo lavorare insieme,
indipendentemente dal fatto che i migranti arrivino dalla rotta
mediterranea o dalla rotta orientale o dalla rotta balcanica",
ha concluso l'ambasciatore.
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