A Montreal prosegue la rassegna
cinematografica dedicata a Marco Bellocchio, organizzata
dall'Istituto Italiano di cultura. Tra i cineasti apparsi in
Italia a metà degli anni Sessanta, pochi sono ancora attivi
oggi. Marco Bellocchio si rivela, a ragione, il maratoneta del
cinema italiano: ad oltre ottant'anni è prolifico come non mai e
allo stesso tempo offre il culmine di un cinema che lui stesso
aveva plasmato sessant'anni prima. I suoi personaggi lottano di
fronte a tormenti tanto psicologici quanto politici o sociali.
La retrospettiva ha previsto la proiezione in anteprima in
Québec di 'Esterno notte' (2022), opera di cinque ore e secondo
film che Bellocchio ha dedicato alla vicenda di Aldo Moro. Tra
le altre opere del regista in programma 'Max può aspettare' il
docu film sulla storia di luci e ombre della famiglia del
registra, ma anche 'Il traditore' con uno straordinario Pier
Francesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta e 'Rapito' la
storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo di Bologna sottratto
alla famiglia dalle autorità ecclesiastiche nel 1858, per essere
convertito al cattolicesimo.
La retrospettiva si concluderà il 3 febbraio con la proiezione
del film 'Marcia Trionfale' del 1976. Ad accompagnare la
rassegna a Montreal è stato Pier Giorgio Bellocchio, figlio del
regista che è stato anche ricevuto dal Console generale
d'Italia, Enrico Pavone.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA