Sarà inaugurata stasera
all'Istituto Italiano di Madrid la mostra 'Palermo Mon Amour',
un viaggio per immagini nella storia contraddittoria e
visionaria della città, attraverso gli scatti fotografici di
autori d'eccezione: Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco
Zecchin, Fabio Sgroi e Lia Pasqualino. L'esposizione, visitabile
fino al 29 giugno, è un progetto espositivo della Fondazione
Merz, inaugurato a Torino lo scorso anno e curato da Valentina
Greco. A Madrid, in collaborazione con l'Istituto Cervantes, si
arricchisce di fotografie di Begona Zubero, realizzate durante
la sua lunga permanenza a Palermo nel 2020.
L'itinerario propone attraverso i cinque fotografi italiani,
cinque sguardi diversi che hanno indagato l'immaginario poetico
di Palermo, raccontandone la complessità contemporanea, lo
spazio urbano e i cambiamenti socio politici dagli anni '50 al
1992. Una città "in continua deflagrazione e non sempre
ricomposta nella sua complessità", spiega la curatrice Valentina
Greco. Alla visione giocosa, colta e anti retorica degli scatti
di Enzo Sellerio, che caratterizza gli anni 50 e 60, lacerata
da scenari di miseria e degrado, ma anche da una tensione verso
il rinascimento civile ed economico, seguono i turbolenti anni
70, documentati da Battaglia e Zecchin, le rivoluzioni del
movimento punk riprese da Sgroi, le manifestazioni studentesche
e la cronaca feroce che investe la vita quotidiana di Palermo
fino al 1992, in uno spartiacque fra il prima e il dopo, e,
infine, lo sguardo di Pasqualino nell'osservazione dell'arte.
Nella tappa madrilena la mostra si integra con l'esplorazione
di Begona Zubero (Bilbao, 1962) dello spazio urbano
sull'architettura, come memoria viva del passato e delle
influenze multiculturali ricevute.
"Siamo certi che nessun visitatore resterà indifferente alla
forza dirompente di Palermo Mon Amour. Agli sguardi di questi
straordinari fotografi che, negli anni, hanno gravitato intorno
alla capitale della Sicilia, raccontandone il presente e
consegnandolo, con le loro immagini, alla storia", segnala
Marialuisa Pappalardo, direttrice dell'Istituto italiano di
Cultura di Madrid. Ringraziando la Fondazione Merz e l'Istituto
Cervantes, in particolare la sede di Palermo, per aver accettato
di realizzare l'esposizione negli spazi della sede di Calle
Mayor. La mostra fa parte del programma di PhotoEspana 2024.
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