Torna a salire la tensione in
Bolivia dove un gruppo di sostenitori dell'ex presidente Evo
Morales ha tentato di fare irruzione nella sede della
Federazione sindacale unica dei lavoratori contadini di
Cochabamba (Fsutcc) armato di bastoni e lanciando pietre e
petardi. Lo riferisce il quotidiano Los Tiempos secondo cui le
forze di polizia hanno fatto ricorso al lancio di gas
lacrimogeni per disperdere i manifestanti intenzionati a
prendere il controllo dell'edificio. Nel corso delle cariche
sono stati riportati alcuni feriti.
Poche ore prima la polizia era stata vittima di un'imboscata
a Patacamaya quando - secondo i media locali - i militanti del
Movimento al Socialismo (Mas) fedeli a Morales avrebbero usato
armi da fuoco e oggetti contundenti.
Dopo le manifestazioni e i blocchi stradali durati tre
settimane tra ottobre e novembre scorsi, i sostenitori di
Morales sono tornati in piazza questo fine settimana per
protestare contro il governo di Luis Arce, accusato di
incapacità nel rispondere alle numerose difficoltà economiche
affrontate dalla popolazione, tra cui quelle causate dalla
crescita dei prezzi degli alimenti, dall'inflazione
generalizzata, oltre che dalla scarsità di dollari e
combustibili sul mercato.
Le proteste rientrano in un più ampio contesto di scontro
istituzionale tra Morales e Arce esploso a partire dalla fine
del 2023 per il controllo del governativo Mas. In questo
scenario Morales accusa l'attuale capo dello stato di volergli
impedire la candidatura per un nuovo mandato presidenziale anche
attraverso una campagna politico-giudiziaria in cui viene
accusato di di violenza sessuale su minore e tratta di essere
umani.
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