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Prigionieri politici italo-venezuelani fanno appello a Tajani

Prigionieri politici italo-venezuelani fanno appello a Tajani

I parenti di de Grazia, Pilieri e altri scrivono al ministro

CARACAS, 19 dicembre 2024, 00:59

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Le famiglie dei prigionieri politici di origine italiana in Venezuela hanno ringraziato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, "per la sua ferma presa di posizione in difesa dei diritti umani e la liberazione dei detenuti". Lo hanno fatto con una lettera resa pubblica oggi a Caracas in cui chiedono un incontro per presentare nel dettaglio la situazione di tutti i cittadini italiani ai quali "è stato negato il diritto al giusto processo e alla difesa. Siamo sicuri che, con il vostro sostegno, potremo avanzare verso una soluzione che garantisca il rispetto dei diritti umani e la libertà dei nostri parenti e dei 1.878 prigionieri politici in Venezuela".
    L'iniziativa è nata dai parenti degli italo-venezuelani Americo de Grazia, Biagio Pilieri, Daniel Echenagucia Vallenilla, Juan Marrufo Capozzi e Perkins Rocha, tutti leader di partiti di opposizione detenuti da mesi in modo arbitrario, violento e "senza alcuna giustificazione".
    "Sappiamo che l'Italia non resterà a guardare e farà di tutto per garantire la libertà dei nostri cari", si legge nella missiva in cui si chiede la liberazione anche dell'ex deputato William Dávila, cittadino portoghese, e di Sofia Sahagun e Rocío San Miguel, entrambe di nazionalità spagnola. Nella missiva gli italo-venezuelani confidano che anche i governi di Portogallo e Spagna, insieme all'Unione Europea, si uniscano alla lotta per la liberazione dei loro connazionali e di tutti i prigionieri politici europei detenuti in Venezuela.
   

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