Nelson Rocabado, giudice istruttore
in materia penale, anticorruzione e contro la violenza sulle
donne di Tarija, nella Bolivia meridionale, ha confermato il
mandato di arresto contro l'ex presidente Evo Morales
(2006-2019), respingendo l'appello della sua difesa.
Nel documento firmato ieri, il giudice ha scritto "alla Forza
speciale di lotta contro il crimine e/o alle autorità del
dipartimento di Tarija e dello Stato Plurinazionale della
Bolivia, affinché arresti e conduca il signor Juan Evo Morales
Ayma", riporta il sito di El Deber.
La decisione conferma quanto già stabilito dalla Prima
sezione penale del Tribunale dipartimentale di Tarija,
respingendo l'appello presentato dalla difesa di Morales contro
l'ordine di arresto emesso nei suoi confronti per il reato di
tratta di persone.
Dal 16 ottobre del 2024 esiste un mandato di cattura contro
l'ex presidente e, dal 17 gennaio, il giudice lo ha dichiarato
contumace per non essersi presentato davanti a lui nel caso.
La settimana scorsa, il ministro degli Interni, Eduardo Del
Castillo, ha informato che la Polizia ha l'"ordine di catturare"
Evo Morales, precisando che sta "aspettando che lasci la
regione del tropico di Cochabamba".
Morales, da Lauca Ñ, paesino di 1.000 abitanti, ha annunciato
una settimana fa che concorrerà alla presidenza alle elezioni
del prossimo 17 agosto, promettendo di marciare su La Paz con
migliaia di supporter ad aprile, quando scadrà il termine per
presentare la sua iscrizione al Consiglio elettorale.
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