Avvocatura generale statale (Agu)
del Brasile ha tenuto un'udienza pubblica per discutere la nuova
politica di moderazione dei contenuti di Meta (che controlla
Instagram, WhatsApp e Facebook), ma senza i rappresentanti di
Google, YouTube, Discord, Kwai, LinkedIn, Meta, TikTok e X, che
pure erano stati invitati a presenziare.
"Non vi è alcun giudizio preventivo da parte del governo
federale su nessuna rete né su alcuna azione svolta da qualche
piattaforma. Siamo interessati a dialogare con tutte", ha detto
Jorge Messias, che guida l'Agu, confermando che le grandi
aziende tecnologiche non hanno accettato di partecipare al ciclo
di discussioni.
"È un'opzione, la rispettiamo, non vieta il dibattito. Il
dialogo è sempre aperto", ha detto l'avvocato aggiungendo che la
preoccupazione del governo brasiliano è proteggere "i bambini e
gli adolescenti, i milioni di imprenditori che utilizzano i
social network per svolgere i propri affari e i consumatori".
I contenuti dell'udienza odierna saranno inseriti in un
documento che sarà poi inviato alla Corte suprema del Brasile,
che deve decidere se e come cambiare la legislazione vigente di
Internet (l'articolo 19 dell'attuale normativa, il cosiddetto
'Marco Civil di Internet') nel Paese sudamericano.
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