Nuovo record del made in Italy
caseario sul fronte export: quasi la metà della produzione
casearia nazionale va a soddisfare la domanda estera. Risultati
eccezionali, ma anche molte preoccupazioni tra le imprese del
settore, con la spada di Damocle della nuova era dei superdazi
minacciati da Stati Uniti e Cina. È l'analisi di Paolo Zanetti,
presidente di Assolatte, sulla performance del made in Italy
all'estero.
"Una crescita impetuosa, a due cifre (+10,7%), che fa
crescere di ulteriori 457 milioni di euro il fatturato
realizzato all'estero dalle nostre imprese - afferma Paolo
Zanetti, presidente di Assolatte -. Siamo al sedicesimo anno
consecutivo di crescita, una corsa al galoppo che rende questa
performance straordinaria e al tempo stesso ordinaria:
straordinaria, per l'entità dell'aumento, più che doppio
rispetto a quello del 2023, e ordinaria perché conferma ancora
una volta che l'export è oramai componente determinante e
strutturale dei fatturati del sistema latte nazionale e delle
nostre imprese di trasformazione".
La crescita 2024 è anche estremamente diffusa, secondo
Assolatte. L'export caseario italiano è cresciuto in tutti i
principali mercati. Ma il record non è solo global perché
riguarda praticamente tutti i principali paesi di destinazione:
in Francia sono state raggiunte le 146 mila tonnellate e 1,07
miliardi di euro; in Germania sono state sfiorate le 90 mila
tonnellate; negli Stati Uniti, nonostante il clima che ora li
avvolge, le nostre esportazioni hanno superato per la prima
volta le 40 mila tonnellate; il Giappone, ha raggiunto e
sorpassato la soglia dei 100 milioni di euro.
Anche nel 2024 la mozzarella si è dimostrata il prodotto più
importante per volumi di export, forte di 153 mila tonnellate
(+7,4%) e 943,2 milioni di euro. In vetta alla classifica
troviamo ovviamente Grana Padano e Parmigiano Reggiano (che in
forme o pezzi valgono 1 miliardo e mezzo di euro per 122 mila
tonnellate, di cui 1/3 tra Germania e Stati Uniti). Solo un
gradino più sotto, gli altri formaggi freschi (173 mila
tonnellate), il Gorgonzola (+4,8% in volume per oltre 200
milioni di euro), il Pecorino (soprattutto nei mercati
nordamericani), i grattugiati (tra i più dinamici con +10,7% in
volume e +12,2% in valore) e tanti altri formaggi di grande
qualità e tradizione italiana.
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