"Confermati i moderati segnali di
miglioramento congiunturale e tendenziale, sia per i consumi sia
per il Pil, negli ultimi due mesi del 2024". Lo afferma
Confcommercio nella Congiuntura di gennaio. "Per quanto inseriti
in uno scenario ancora incerto e contraddittorio, Confcommercio
valuta prevalenti gli indizi di crescita rispetto a quelli di
riduzione dell'attività economica".
"L'ICC (Indice dei consumi di Confcommercio) sarebbe,
infatti, in aumento sia a novembre sia a dicembre (+0,2% per
entrambe le variazioni mensili). Il Pil, dopo un'accelerazione a
ottobre, risulta in crescita rallentata a novembre (+0,1%
congiunturale) e stazionario a dicembre e a gennaio. Ciò ha due
implicazioni - secondo Confcommercio -: l'ultimo quarto dello
scorso anno mostrerebbe, in tale ipotesi, una crescita
congiunturale di quattro decimi di punto consentendo al Pil, non
corretto per i giorni di calendario, di raggiungere una
variazione dello 0,8% nel 2024. La seconda conseguenza riguarda
un buon trascinamento per il 2025". Nelle previsioni
dell'Ufficio studi di Confcommercio il Pil a gennaio è invariato
su base congiunturale e segna +0,6% su base tendenziale.
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