La Borsa di Milano (-0,14%) chiude
debole, in linea con gli altri listini europei. Piazza Affari è
appesantita dall'energia con il petrolio e il gas in flessione.
Lo spread tra Btp e Bund conclude la giornata in calo a 108
punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.
Nel listino principale corre Nexi (+3,8%), dopo le ipotesi
che Poste (-0,1%) darebbe a Cdp la sua quota nella società dei
pagamenti in cambio della partecipazione della Cassa in Tim
(+0,3%), quest'ultima nel giorno del Cda per i conti e il piano
e il via libera all'offerta del Mef e di Retelit per Sparkle.
In ordine sparso le banche alle prese con il consolidamento
del settore. Vendite su Banco Bpm (-0,6% a 8,86 euro), nel
giorno del piano e con il rilancio da 6,2 a 7 euro ad azione
dell'offerta per Anima (-1,15% a 6,90 euro). Piazza Meda resta
alle prese con l'offerta lanciata da Unicredit (-0,6% a 46,57
euro). Nel risiko fari puntati su Mps (-1,3% a 6,32 euro) con
l'offerta per Mediobanca (-0,4% a 16,91 euro). Positiva Generali
(+0,5%). Sale la Popolare Sondrio (+2,1% a 9,67 euro) dopo che
il Cda ha bocciato l'ops di Bper (+0,4% a 6,45 euro). Scende
illimity (-0,8% a 3,72 euro) con l'offerta di Banca Ifis (+0,7%
a 21,26 euro).
Seduta negativa per le utility con Hera (-1,9%), A2a (-1,5%)
e Enel (-0,9%). Male Tenaris (-1%), debole Eni (-0,2%). Fiacca
Italgas (-0,4%), dopo i risultati del 2024.
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