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Ue, eventuale accordo Italia-SpaceX compatibile con Iris²

Ue, eventuale accordo Italia-SpaceX compatibile con Iris²

Intanto Meta cessa il programma di fact-checking

ROMA, 07 gennaio 2025, 17:08

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

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Un eventuale accordo tra l'Italia e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink è compatibile con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione per l'internet satellitare dell'Unione Europea.

Lo spiega all'ANSA un portavoce della Commissione Europea interpellato sulla questione. "Un regolamento dell'Ue istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l'Ue. L'Italia, in quanto Stato sovrano - sottolinea - ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane". 

 "Sarà fantastico. Anche altri Paesi in Europa chiederanno di usufruirne". Così Elon Musk su X risponde al vicepremier Matteo Salvini che ieri, sulla stessa piattaforma, aveva auspicato un accordo per l'utilizzo di Space X considerandolo un'opportunità. 

 Di certe notizie non c'e' traccia da nessuna parte "Perché non bisogna parlarne, sennò i padroni si arrabbiano. Hai letto stamattina i giornali, no? L'ordine è "Musk cattivo, Meloni venduta". Così intanto Andrea Stroppa referente italiano di Elon Musk in un post su X nel quale simula una sessione di Q&A(domande e risposta) sulla situazione dei satelliti in Europa. Stroppa afferma che L'Italia con 500 milioni spesi ha solo il 3,4% nel consorzio europeo per il lanciatore Ariane6 , nel quale, afferma, non c'e' nessun italiano che decide e per un razzo "nato già vecchio" che ha fatto il suo primo lancio a fine del 2024 e dice " ironia della sorte si sono dovuti fermare di nuovo prima di lanciarlo perché ha problemi tecnici". 

Nessun commento su Musk dalla Ue: 'Non alimentiamo dibattito, è una scelta politica', dice il portavoce della Commissione.

 "Il presiedente dei senatori del Pd Francesco Boccia, in merito alle notizie e al dibattito che ne è scaturito, ha scritto una lettera al Presidente La Russa affinché solleciti, ai sensi dell'articolo 105 del Regolamento, il governo a rendere comunicazioni al Senato sulla vicenda Starlink, affinché si possa dare seguito a una discussione già più volte sollecitata dal gruppo dem e possano essere espressi i relativi indirizzi nei confronti del Governo su una materia così delicata". 

Intanto il gigante dei social media Meta ha annunciato una significativa riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti, inclusa la cessazione del suo programma di fact-checking di terze parti negli Stati Uniti.

"Ci libereremo dei fact-checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X (ex Twitter), a partire dagli Stati Uniti", ha affermato il fondatore e Ceo di Meta Mark Zuckerberg in un post sui social media. Una svolta che i media legano alla nuova amministrazione Trump.

 "Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore": lo afferma il ceo di Meta Mark Zuckerberg in un video in cui annuncia lo stop al fact-checking, accusando tra l'altro l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". Zuckerberg accusa anche l'amministrazione Biden di pressioni per la censura. 


   

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