Una rilettura del testo
shakespeariano in cui ogni gesto o parola diventa gioco e voce
personale, una provocazione intelligente: è la nuova edizione
dell'Amleto² che Filippo Timi porta sul palcoscenico del Teatro
Duse di Bologna dal 6 all'8 dicembre alle 21 (domenica ore 16).
Timi, che dello spettacolo è interprete principale e regista,
rovescia passioni e personaggi nella stessa gabbia da circo
all'interno della quale si consuma un elogio della follia.
Il suo è un Amleto annoiato, che non ha più voglia di
interpretare la solita solfa familiare, non ha più voglia di
amare Ofelia, non ha più voglia di niente. Invano voci fuori
campo lo richiamano al suo destino. Amleto appare come un leone
in gabbia, il principe, un po' bambino viziato, un po' vate
visionario, si aggira in mezzo ad una festa luttuosa. Intorno a
lui, personaggi direttamente scaturiti dalla sua mente folle,
interpretati da Lucia Mascino, Marina Rocco ed Elena Lietti,
storiche collaboratrici artistiche di Timi. Nel ruolo del
giovane attore Gabriele Brunelli. In scena, andrà, dunque un
Amleto spiazzante, esasperatamente comico, furibondo, folle e
colorato, dove la tragedia è trasformata in una commedia in
bilico tra potere e oblio, frivolezza e pazzia.
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