La rassegna Musica in Pilotta della
Fondazione Toscanini prosegue il 16 marzo alle 11 nel Complesso
Monumentale della Pilotta di Parma con uno degli appuntamenti
più interessanti e rari: verrà infatti presentata la Sinfonia
N.15 di Shostakovich, considerata la summa di tutta l'opera
sinfonica del compositore, nella versione per violino,
violoncello, pianoforte e percussioni di Viktor Derevianko
approvata dallo stesso autore. Ad eseguirla Mihaela Costea
violino, Diana Cahanescu violoncello, Rubens Micieli pianoforte,
Francesco Migliarini, Gabriele Genta e Andrea Garattino
percussioni.
Prima del concerto, verrà raccontato l'incontro tra
Shostakovich e lo stesso Derevianko (che sarà presente al
concerto) attraverso la testimonianza della moglie Diana
Cahanescu.
Composta nel luglio 1971, la Sinfonia N. 15 si distingue per
la rigorosa classicità, chiarezza ed equilibrio, presentandosi
come il risvolto di una storia di valori eterni e senza tempo,
intimi e profondamente personali. Anche in questo caso, come
nella Terza e nella Quarta Sinfonia, il contenuto della musica è
per certi aspetti criptato, anche se a un certo punto fa
capolino una citazione buffa di un motivo celeberrimo del
Guglielmo Tell di Rossini. "Negli anni '70 sovietici tutti i
nuovi brani musicali dovevano passare al vaglio della
commissione dell'unione dei compositori (una sorta di censura),
così anche la Sinfonia N.15 fu esaminata. Ad eseguirla al
pianoforte per la commissione fu proprio mio marito Viktor -
racconta Diana Cahanescu -. In quell'occasione egli rimase molto
affascinato dalla scrittura e dal contenuto del brano al punto
da decidere di trascriverla per un organico cameristico
prendendo spunto dalla Musica per archi, percussione e celesta
di Bartok. Per Viktor era una Sinfonia meravigliosa da proporre
anche in spazi più piccoli, proprio per farla conoscere. Quando
lo disse a Shostakovich, egli, pur non credendo nella bontà
dell'idea, gli disse 'Vai a lavorare e vediamo cosa esce!'
All'ascolto, non solo Shostakovich non cambiò una virgola, ma
gli scrisse una lettera meravigliosa di complimenti per il bel
lavoro fatto".
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