/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Abbate, 'anche Treccani consacra l'amichettismo'

Abbate, 'anche Treccani consacra l'amichettismo'

Lo scrittore 'padre' del neologismo. Il nuovo caso Valerio-Caffo

ROMA, 03 gennaio 2025, 19:15

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesca Chiri) Un riconoscimento "per l'impegno che ho profuso contro questo genere", contro un comportamento, un vizio, un fenomeno, una classificazione tassonomica che "riguarda solo e tipicamente la sinistra". Lo scrittore Fulvio Abbate, inventore del lemma, accoglie con soddisfazione la scelta di Treccani di introdurre il sostantivo "amichettismo", da lui inventato, nel Libro dell'Anno 2024 che registra le più interessanti novità linguistiche legate all'evoluzione sociale, dei costumi e delle mode. È una "vittoria e motivo di soddisfazione" sottolinea lo scrittore al telefono dopo aver ricordato che il suo neologismo, ampiamente diffuso dal nuovo governo Meloni e segnatamente dalla premier, e segnalato per la prima volta proprio in una delle casematte di sinistra come la trasmissione di Rai Radio 3 Fahrenheit, "ma senza che mi fosse stato attribuito!, adesso gli viene sbattuto in faccia dalla Treccani!". E comunque "è stata la Meloni che l'ha rilanciato. A lei era stato riportato da Pupi Avati, un amico, che ha sempre correttamente detto che si trattava di un termine che avevo coniato io" nel 2021, poi trasformato un vero e proprio pamphlet. Perché dopo tutte le notizie di cooptazione di amici e parenti tra la nuova classe politica di destra, l'amichettismo dovrebbe essere una caratteristica della sinistra? "A destra c'è una cosa diversa che è l'antico familismo, incancellabile, c'è clientelismo. Ma l'amichettismo è una cosa diversa, è una complicità che ha la pretesa di essere mossa da un sentimento etico superiore". Non solo. "L'amichettismo è quella cosa che si accompagna alle emoticon con una semplificazione del linguaggio evidente e sconfortante e che nel caso di Elly Schlein deriva da un background dei giochi di ruolo fantasy". Ma anche a Meloni piace esprimersi con le faccine, anche se in pubblico. "Meloni è convincente perché il suo pubblico è pop. Lei ammicca ed ha una forma di comunicazione tipicamente romana del 'famo a capisse, daje'. Non risponde nel merito ed accusa la controparte di 'rosicare'. Ha una retorica populista e precisa che dà i suoi frutti". L'amichettismo nasce come "rivelazione semantica" dalla reazione protettiva a sinistra rispetto ad un caso di cronaca che durante la pandemia aveva riguardato un ristoratore e musicista noto per far parte della band di Propaganda Live, finito nella bufera per aver fatto lavorare al nero una rider. E ora? "Lo abbiamo riavuto sotto gli occhi con la vicenda di Chiara Valerio e del filosofo Leonardo Caffo che si è svolta dento la 'cattedrale' dell'amichettismo, che è Più Libri Più Liberi. In questo clima l'intento è quello di occupare tutto ciò che c'è di occupabile: i giornali, la Repubblica, Radio 3 in un patto di clan. Il silenzio di Chiara Valerio e silenzio complice di chi le sta intorno è tipico di questo amichettismo".
    E poi c'è la questione sollevata da Paolo Di Paolo sulla deriva dell'industria editoriale a cui lei ha risposto su Dagospia. "Del destino dell'industria editoriale poco mi importa, mi interessa di più il silenzio sul caso Valerio-Caffo nella convinzione che il silenzio porti a dimenticare l'accaduto affinché tutto possa continuare indisturbato all'insegna dell'amichettismo. Io chiedo le dimissioni di Valerio. Ma l'impressione è che a Di Paolo sia stato chiesto di mediare, di tentare una trattativa con i nuovi arrivati del governo Meloni".
    Ma anche la nuova destra al potere ha i suoi circoli? "Ora la destra al governo ha un intento revanscista e lo abbiamo visto con le mostre su Tolkien, sul Futurismo. A me è stato chiesto di collaborare ad una iniziativa su Céline. Ma non accetterò".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza