NAOISE DOLAN, LA COPPIA FELICE
(ATLANTIDE, PP. 320, EURO 18,50). Il matrimonio, le dinamiche
di genere, la monogamia e la queerness. Naoise Dolan, una delle
scrittrici irlandesi più amate e talentuose degli ultimi anni,
si immerge nella complessità delle relazioni moderne nel suo
secondo romanzo La coppia felice che arriva nelle librerie
italiane il 27 settembre per Atlantide nella traduzione di
Claudia Durastanti.
Dopo il folgorante esordio con Tempi eccitanti, best seller
internazionale tradotto in più di venti paesi, l'autrice torna
con un romanzo corale divertentissimo, acuto e crudele che
presenterà in anteprima a Roma il 26 settembre alle18.30 alla
libreria Spazio Sette.
La vita di coppia nei nostri tempi incerti viene raccontata
dalla Dolan tra speranze, illusioni, paure, fragilità, problemi
economici e sentimentali attraverso il rapporto tra Luke e
Celine, entrambi sulla soglia dei trent'anni e cinicamente
disillusi dal mondo intorno a loro.
Perfetta coppia felice agli occhi di chiunque li conosca, Luke e
Celine si conoscono a una festa a casa di qualcuno a Dublino.
"Celine aveva ventisei anni e Luke ventotto. Lui era alto e
magro e con i capelli scuri; indossava
una camicia azzurrina mezza infilata nei pantaloni. Lei era
piacevolmente brutta: viso squadrato, sandali piatti e neri.
Anche se era
una notte mite, Celine portava i guanti" racconta la scrittrice.
Celine è una talentuosa pianista divisa tra esibizioni e
insegnamento, Luke è un giovane manager rampante della finanza.
Comprano una bella casa e adottano una gatta che accudiscono con
amore. La data del loro matrimonio si avvicina, ma prima c'è la
festa di fidanzamento alla quale sono invitati anche i
rispettivi ex fidanzati: Archie, che è anche testimone dello
sposo del quale è ancora segretamente innamorato e Maria, il
primo grande amore di Celine.
Dolan che è nata a Dublino dove ha studiato Letteratura Inglese
al Trinity College e ha conseguito poi un master in Letteratura
dell'età vittoriana a Oxford, ci mostra il caos che sa essere la
vita di coppia oggi mettendo in scena un gruppo di personaggi
tanto paradossali quanto autentici.
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