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Nello specchio di Narciso, il ritratto dell'artista a Forlì

Nello specchio di Narciso, il ritratto dell'artista a Forlì

Dopo il successo internazionale, la mostra sui Preraffaelliti

FORLI, 04 gennaio 2025, 10:31

Redazione ANSA

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Dopo il successo internazionale della mostra dedicata ai Preraffaelliti, e a vent'anni dal debutto nel mondo delle esposizioni temporanee, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì propone per il 2025 un nuovo progetto, "Il Ritratto dell'Artista. Nello specchio di Narciso.
    Il volto, la maschera, il selfie", un viaggio dedicato alla dimensione più intima dell'arte, in programma dal 23 febbraio al 29 giugno al Museo civico San Domenico. Niente come un autoritratto permette di cogliere l'essenza di un artista nel suo tempo, il suo io narrante, l'immagine che ha di sé, del suo ruolo sociale, la sua visione del mondo.
    A partire dal mito di Narciso, che guardandosi nello specchio dell'acqua ha conosciuto il proprio volto, pulsa attraverso i secoli in ogni forma artistica: dalle maschere del teatro antico ai mosaici pavimentali, dai codici miniati ai disegni, dalla pittura alla scultura, alla video arte, fino al gesto, ormai comune e quotidiano, del selfie. Un percorso inedito sull'autorappresentazione che gli artisti hanno dato di loro stessi nel corso dei secoli: oltre 200 opere, dall'antichità al Novecento, animeranno le sale del Museo forlivese per celebrare l'arte attraverso l'artista.
    Era lunedì 4 dicembre 2005 quando il Museo Civico San Domenico apriva le porte della prima grande mostra a Forlì, dedicata a Marco Palmezzano. Una scelta non casuale quella di partire da un "genius loci" per dare il via a una serie di esposizioni pensate per tracciare la linea dell'identità storica e culturale della città di Forlì e del suo territorio. Ad essa ne sono seguite molte altre, sempre con la stessa formula: partire da artisti o opere locali per entrare a tutto campo nella grande storia artistica nazionale e internazionale. Da Silvestro Lega ad Antonio Canova, da Adolfo Wildt a Giovanni Boldini, fino alla recente mostra dedicata alla Confraternita Preraffaellita, negli anni questo ciclo unitario è diventato un vero e proprio progetto culturale che ha trasformato Forlì in città d'arte.
   

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