"Non comincia bene l'anno di
'Agrigento capitale della cultura'. Investiti da una polemica
che rimbalza dall'Anas sulla Strada degli scrittori. I cartelli
stradali collocati con qualche evidente errore di grammatica
sono una mazzata su un impegnativo lavoro per scuotere un pezzo
di Sicilia da un sonno antico, anche con seminari e master
organizzati per dieci anni con Treccani". Così in una nota
Felice Cavallaro, direttore dell'associazione Strada degli
Scrittori, riferendosi ad articoli di stampa circa alcuni
cartelli stradali che indicano la Strada degli Scrittori con
evidenti sgrammaticature e alle iniziative per Agrigento
Capitale Italiana della Cultura 2025.
"L'approssimazione adesso ci travolge - prosegue -, pur senza
alcuna nostra responsabilità, con un danno di immagine che
ricade addosso a quanti provano ad accendere l'attenzione di
viaggiatori consapevoli lungo i luoghi dei grandi autori
all'opera attorno ai Templi. Un po' tutti rischiano così di
scivolare sui titoli di siti e giornali che non distinguono fra
responsabili e vittime, in qualche caso ignorando l'impegno di
una associazione che mobilita da diversi lustri forze sane in
piccoli e grandi centri su cultura e legalità. Stiamo parlando
di una strada che collega due province. E di una denominazione
arrivata molto tempo dopo la nascita dell'associazione animata
da studenti, giovani lettori, appassionati, docenti
universitari, sempre pronti a dare una mano, ma a volte ignorati
quando si prendono decisioni operative". Per Cavallaro l'errore
dei cartelli Anas "potrebbe essere considerato un singolo
episodio estraneo ad eventi e progetti di 'Agrigento Capitale'.
Ma i vistosi ritardi degli stessi progetti e il confuso contesto
in cui tutto avviene producono critiche ed ironie capaci di
demolire l'entusiasmo di chi aveva lavorato e vorrebbe ancora
sperare in una occasione di svolta".
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