Dal 3 marzo al 5 maggio la
Fondazione Made in Cloister ospita la mostra bipersonale di
Assunta Saulle e Laetitia Ky, artista ivoriana protagonista del
film "Disco Boy" di Giacomo Abbruzzese, premiato con l'Orso
d'argento alla 73/a edizione della Berlinale. Le due
esposizioni, prodotte da Andrea Aragosa per Black Tarantella con
la collaborazione di Lis10 Gallery, mettono in evidenza gli
universi creativi di due giovani artiste capaci negli ultimi
anni d'imporsi all'attenzione del pubblico e della critica del
panorama artistico internazionale.
Nello spazio espositivo del LAB.oratorio di Made in Cloister
(Piazza Enrico de Nicola) si confrontano due percorsi artistici
differenti in dialogo tra loro. Quello della campana Assunta
Saulle, dal titolo "Universi e Mondi" a cura di Simon Njami,
scandito da 6 installazioni che uniscono sinergicamente
l'oggettività della fotografia con la soggettività plastica
espressiva della scultura polimaterica. E quello di Laetitia Ky,
intitolato "Lo Sguardo di Medusa" e curato da Alessandro
Romanini, con un ciclo di 12 fotografie e 4 dipinti che hanno
come soggetto la stessa artista, il cui corpo diviene supporto e
strumento di rivendicazione identitaria.
"Entrambe le artiste, riconosciute per l'originalità e per
l'attitudine etica al lavoro creativo, elaborano una poetica
multidisciplinare dando vita a dispositivi che incoraggiano lo
spettatore alla produzione di pensiero" spiegano i promotori
della mostra. Assunta Saulle "orchestra in maniera armonica un
complesso di materiali: vetro, ceramica, acciaio, legno
carbonizzato, fotografia e scultura si articolano
espressivamente mettendo in dialogo natura e alchimia". Il ciclo
fotografico e i dipinti che costituiscono la mostra "Lo Sguardo
di Medusa", invece, sono un'ulteriore tappa nel percorso di
ricerca di Laetitia Ky e rivela diverse declinazioni
dell'identità femminile, in un continente complesso come quello
africano. L'artista ivoriana ispirandosi al mito di Medusa,
mette in primo piano l'identità femminile, misurandosi anche con
la necessità impellente di vedere riconosciuti i diritti
minimali, nell'ambito di una cultura maschilista. Il vernissage
è in programma venerdì alle ore 18.
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