Enrico Pazzali, presidente
autosospeso di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize,
"mi ha chiesto informazioni" e di effettuare accessi abusivi
allo Sdi su "La Russa" e il "figlio di La Russa" e "m'ha detto
che gliele aveva chieste (...) 'una persona a cui non posso dire
di no'". Lo aveva messo a verbale l'ex superpoliziotto Carmine
Gallo, morto il 9 marzo, nell'inchiesta milanese sulle presunte
cyber-spie, come emerge da atti depositati. Gallo, riassumono i
pm, si era chiesto se la "richiesta di Pazzali" fosse
"correlata" alla "nota vicenda" di Leonardo Apache dei presunti
abusi. L'ex poliziotto ha riferito che si rifiutò di fare quegli
accessi. E ha aggiunto che Pazzali ha "contatti con i servizi".
"Pazzali è amico amico di (omissis) anche del Capo Centro di
(omissis)". Tutti i nomi sul punto, negli atti depositati in
vista del Riesame del 19 marzo (la Procura ha chiesto i
domiciliari per Pazzali, respinti dal gip lo scorso ottobre),
sono omissati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA