Poliziotti e carabinieri circondati
da decine di persone che tentano di ostacolare controlli e
arresti. Teatro degli episodi, ancora una volta, il
Quarticciolo, quartiere alla periferia est di Roma dove il
governo ha deciso di applicare il decreto Caivano. Gli ultimi
casi sono avvenuti proprio ieri a distanza di poche ore l'uno
dall'altro.
La mattina si è creato un capannello di persone attorno ai
carabinieri che stavano eseguendo degli arresti. Mentre in
serata un controllo della polizia su un'auto ha dato luogo a
nuovi momenti di tensione. Circa venti persone, tutte straniere,
hanno accerchiato gli equipaggi di due volanti facendo scappare
l'automobilista. Ma con l'arrivo sul posto dei rinforzi sono
stati tutti fermati. Il bilancio è di diciannove fermati, di cui
tre sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, un
denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere e un altro
destinatario di decreto di espulsione. Quindici cittadini
stranieri sono stati accompagnati all'ufficio immigrazione per
l'identificazione, di questi otto sono stati trattenuti per
ulteriori accertamenti. Alcuni agenti sono rimasti lievemente
contusi. A questi si aggiungono poi cinque arresti dei
carabinieri, tra cui uno nel pomeriggio di ieri per spaccio di
droga riconosciuto poi come uno dei componenti del gruppo che
poche ore prima aveva accerchiato i militari: per questo l'uomo,
un 19enne tunisino, verrà denunciato per resistenza a pubblico
ufficiale. Proseguono le indagini per risalire agli alti
responsabili. E le tensioni di ieri avvengono a pochi giorni di
distanza da un altro episodio simile.
"Di fronte a questa persistente e inaccettabile resistenza
all'operato delle forze dell'ordine, desidero ribadire con
fermezza che l'azione dello Stato proseguirà con determinazione
e inflessibilità", ha sottolineato il prefetto di Roma Lamberto
Giannini. Mentre il sindaco Roberto Gualtieri, esprimendo
vicinanza alle forze dell'ordine, ha sottolineato: "Quando lo
Stato fa sentire la sua presenza dà fastidio alle mafie e alle
organizzazioni che gestiscono lo spaccio".
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