"Sembra finalmente intravedersi una
soluzione per lo stabile di corso Verona, da tempo considerato
inagibile e sede dell'Ufficio immigrazione per diverse attività
burocratiche. Grazie all'impegno del questore di Torino, è
prevista una riorganizzazione dell'Ufficio che punta a
razionalizzare le risorse, migliorare l'efficienza e,
soprattutto, prestare maggiore attenzione alle condizioni di
lavoro dei poliziotti impiegati". A dirlo è il segretario
provinciale di Torino del Siulp, Eugenio Bravo, dopo che ieri la
Cgil di Torino, in una nota, aveva risollevato la questione
delle lunghe code, che da anni si formano periodicamente per
accedere a questo ufficio.
"Molti - ha riferito la Cgil - sono in coda da sabato scorso,
dormono sul marciapiede, su cartoni fradici, riparati da teli di
plastica, alcuni si sono attrezzati con tende da campeggio, sono
donne e uomini, hanno dai 20 ai 60 anni: davanti alla questura
di corso Verona, da qualche settimana, c'è un presidio 24 ore su
24 di migranti che tentano di ottenere un biglietto per una
prenotazione per poter rinnovare il proprio permesso di
soggiorno". "In corso Verona - dichiara Federico Bellono,
segretario generale Cgil Torino - c'è un'emergenza umanitaria
che non è frutto di un momentaneo problema organizzativo, ma una
questione che si trascina da anni, risultato delle politiche di
un governo che all'accoglienza preferisce politiche ostili verso
i migranti".
"Questo intervento - dice ora il segretario del Siulp del
Torinese parlando della riorganizzazione - appare ancor più
significativo alla luce della scarsa attenzione dimostrata dal
sindaco di Torino, che ha fatto ben poco per valorizzare un
servizio cruciale anche per i cittadini torinesi".
"Il vero problema, che attiene invece al numero
dell'organico, sorgerà a marzo - avverte Bravo - quando con ogni
probabilità non verrà rinnovato il contratto agli interinali che
attualmente lavorano presso l'Ufficio immigrazione. Questo
provocherà un aggravio significativo per i restanti operatori,
evidenziando una grave discrepanza nel sistema. Ogni volta che
il contratto degli interinali scade, si perde personale formato
e competente, generando un serio problema organizzativo e
lavorativo".
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