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Otto anni fa il dramma di Rigopiano, 'serve prevenzione'

Otto anni fa il dramma di Rigopiano, 'serve prevenzione'

La Russa: 'Vicini ai familiari delle vittime di Rigopiano'. Fontana: 'Ferita profonda' . Cerimonia a Farindola. Musumeci: la tragedia faccia riflettere

18 gennaio 2025, 19:29

di Lorenzo Dolce

ANSACheck
Marsilio, otto anni da Rigopiano, ferita indelebile per Abruzzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Marsilio, otto anni da Rigopiano, ferita indelebile per Abruzzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

A otto anni dalla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone, il dolore è ancora vivo e l'Abruzzo si ferma per ricordare chi in quel disastro ha perso la vita.

Nel corso della cerimonia ufficiale promossa in occasione dell'ottavo anniversario la commozione era palpabile. Oltre al ricordo di chi non c'è più, l'anniversario è stato un'occasione per ribadire l'importanza della prevenzione, affinché tragedie del genere non accadano ancora. La cerimonia, organizzata dal Comitato vittime di Rigopiano, si sarebbe dovuta svolgere dove un tempo sorgeva l'hotel, ma non c'erano le condizioni di sicurezza a causa delle avverse condizioni meteo.

Così l'intera celebrazione è stata spostata a Farindola, all'interno della chiesa di San Nicola Vescovo, dove si è svolta la funzione religiosa. Poi nel sagrato i familiari delle vittime hanno fatto volare dei palloncini bianchi in ricordo di chi non c'è più sulle note de 'Il Signore delle cime' da parte del coro Pacini di Atri.

Presenti, tra gli altri, il sottosegretario del Ministero dell'Interno, Emanuele Prisco, il Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Eros Mannino, il Prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. Prisco e Ferdani hanno consegnato al Comitato vittime due fasce tricolori della Presidenza della Repubblica. Al centro della giornata anche il tema della prevenzione. Lo ha detto lo stesso Prisco, che ha parlato dell'impegno nell'"adottare misure sempre più efficaci affinché tragedie del genere non accadano mai più". Ne ha parlato Marsilio, secondo cui "è importante rinnovare l'impegno solenne a fare in modo che non accada mai più quello che purtroppo è avvenuto otto anni fa".

E lo ha detto, in una nota, anche il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, per il quale la morte di quelle 29 persone "deve indurre tutti a riflettere sul valore della prevenzione nella Protezione civile, perché spesso le sciagure sono anche frutto dell'egoismo e della distrazione dell'uomo". Cerimonie si sono svolte anche a Montesilvano, nel giardino di via Nilo intitolato alle vittime della tragedia, e a Chieti, nel monumento dedicato. Proprio da Chieti, Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino, il poliziotto che nel crollo perse la vita insieme alla moglie Marina Serraiocco, sottolinea che "la Cassazione ci ha detto che il 18 gennaio del 2017, 29 persone potevano essere salvate, oggi non saremmo qui, nessuna mamma, nessun padre, nessun fratello, nessuna sorella, nessun figlio avrebbe dovuto piangere otto anni come hanno fatto".

Fontana: 'Rigopiano ferita profonda, il pensiero va alle vite spezzate'

 "Nel giorno dell'anniversario della tragedia di Rigopiano, il pensiero va alle 29 vite spezzate dalla furia della valanga che il 18 gennaio 2017 travolse l'Hotel Rigopiano. Una ferita profonda che ha segnato la memoria collettiva del Paese e della comunità locale. Ai familiari delle vittime rinnovo il mio più sentito cordoglio, nel ricordo dei loro cari, e rivolgo la mia vicinanza ai sopravvissuti". Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. 

La Russa: 'Vicini ai familiari delle vittime'

 "Sono trascorsi otto anni dalla tragedia di Rigopiano. Condividendo la speranza che si possa arrivare presto a una piena verità e a una giustizia definitiva, rinnovo la nostra vicinanza, mia e del Senato della Repubblica, ai familiari delle 29 vittime e a tutta la comunità abruzzese".

   Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa nell'anniversario della tragedia dell'hotel travolto da una valanga. 

La mamma di una vittima: 'La sofferenza non andrà mai via'

"Io non ce la faccio più perché ho anche una mia età, le altre mamme sono un po' più giovani di me, e quindi è una sofferenza che non andrà mai via per una mamma".

   Così, riferendosi al nuovo processo di appello per la tragedia di Rigopiano, Loredana Lazzari, mamma di Dino Di Michelangelo, il poliziotto che nel crollo perse la vita insieme alla moglie Marina Serraiocco; si salvò il piccolo Samuel, figlio della coppia, estratto vivo dalle macerie dell'hotel travolto da una slavina.

   La donna ha partecipato, insieme all'altro figlio Alessandro, alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta a Chieti dinanzi al monumento che ricorda le vittime di Rigopiano, con la deposizione di una corona di alloro portata da due agenti della polizia di Stato.

   Per il Comune di Chieti ha espresso vicinanza il sindaco, Diego Ferrara, insieme all'assessore Manuel Pantalone, presente alla cerimonia, che si è svolta sotto una pioggia battente, il procuratore capo della Repubblica di Pescara, Giuseppe Bellelli, legato da un rapporto di conoscenza alla famiglia Di Michelangelo, rappresentanti delle forze dell'ordine.

   "Sono stati otto anni di speranza, di memoria, soprattutto di dolore anche se composto - ha ricordato Alessandro Di Michelangelo - con la consapevolezza quest'anno che la giustizia sta completando tutti i suoi tasselli. Quello che mancava, che abbiamo sempre cercato di dimostrare con compostezza, con rispetto dei ruoli e con dignità, piano piano sta venendo fuori.
Siamo arrivati all'ultimo grado di giudizio e continueremo anche a Perugia, perché il procuratore generale di Cassazione non ha fatto altro che confermare tutto quello che noi abbiamo sempre cercato di dire, di dimostrare con i nostri legali, con la parte civile, ma soprattutto con le mamme che hanno sempre gridato la loro, non sete di giustizia, ma voglia, per lenire il dolore e per continuare a ricordare i propri figli". 

Il sindaco di Penne: 'La tragedia DI Rigopiano ha cambiato la nostra storia'

 "Le immagini della catastrofe di Rigopiano sono ancora indelebili nella memoria della nostra comunità. Immagini difficili da cancellare.
Immagini che hanno cambiato la storia dei territori vestini". Lo afferma il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, nel giorno dell'ottavo anniversario della tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone. Proprio nella città vestina, nelle ore e nei giorni successivi alla tragedia, fu istituito il centro di coordinamento dei soccorsi.

   "Voglio rivolgere un commosso pensiero e le mie preghiere alle famiglie delle vittime. Il loro ricordo deve spronarci a lavorare affinché tragedie simili non avvengano più", aggiunge il sindaco.
Nel pomeriggio, alle ore 18:30, nella sala consiliare del Municipio, Petrucci consegnerà un riconoscimento al presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, per l'impegno delle volontarie e dei volontari profuso durante l'emergenza neve del gennaio 2017. 

Marsilio: 'Ferita indelebile per l'Abruzzo'

 "18 gennaio 2017. 29 vite spezzate a Rigopiano, una ferita indelebile per l'Abruzzo. Oggi è la giornata del dolore: mai dimenticare, mai abbassare la guardia, sempre vicini alle famiglie". Lo scrive sui social il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel giorno dell'ottavo anniversario della tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone. 

Cri: 'Oggi a Rigopiano per ricordare le 29 vittime'

Fu di 29 vittime il bilancio della tragedia di Rigopiano. Otto anni fa, in quel 18 gennaio del 2017, una slavina travolse l'hotel di Farindola, in Abruzzo, nel quale si trovavano, portando via le loro vite. L'aiuto delle Volontarie e dei Volontari della Croce Rossa Italiana non si fermò neppure quando seppero che tra le persone rimaste intrappolate sotto quella coltre di ghiaccio c'era Gabriele D'Angelo, giovane Volontario della Cri.

   "Nella giornata di oggi, parteciperò alla cerimonia di commemorazione delle vittime di Rigopiano. Con un pensiero a ciascuna di loro e alle loro famiglie, depositerò un mazzo di fiori, 29 rose in ricordo di quelle anime la cui vita fu così severamente interrotta. Di queste, 28 bianche e una rossa per Gabriele, che nel pericolo di quei momenti non si perse mai d'animo, contattando i soccorsi e cercando di aiutare le persone in difficoltà che erano con lui in quel momento. Ci ha ricordato e ci ricorda ancora oggi l'essenza del nostro Volontariato, fatto di altruismo e Umanità per il prossimo", così il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. 

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