La Procura di Milano ha avviato
oggi una rogatoria nel Regno Unito per raccogliere a verbale la
versione della giovane inglese che è rimasta vittima, così come
altre donne, delle aggressioni sessuali collettive nelle forme
della "Taharrush Gamea" nella notte di Capodanno in piazza
Duomo, a Milano.
Tramite la rogatoria, gli inquirenti milanesi sapranno nei
prossimi giorni in quale data potrà essere sentita la ragazza.
Oltre alle tre denunce coi rispettivi verbali resi nei giorni
scorsi, l'aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo,
nell'inchiesta della Squadra mobile, puntano a raccogliere a
breve, attraverso i canali internazionali di collaborazione,
anche il racconto della 19enne.
Per ora nelle indagini figurano la denuncia della ventenne
belga, la prima a rendere noto il caso sui media e che era a
Milano con cinque amici, altre tre ragazze e due ragazzi. E'
stata sentita a Liegi. Ascoltata anche una ventenne emiliana che
ha denunciato e che era col compagno, il quale è riuscito "a
fatica" a tirarla fuori dal "corridoio umano" vicino alla
Galleria, dove sono avvenute le violenze a cui avrebbero preso
parte "in trenta o quaranta ragazzi, soprattutto stranieri".
Infine, anche un'avvocata lombarda ha denunciato. Nel verbale
ha descritto quei minuti di terrore nella morsa del "branco". In
totale, gli inquirenti stanno indagando su almeno cinque episodi
(alcuni dei quali con più vittime), lavorando ancora sulle
immagini delle telecamere di sorveglianza e su altri video per
arrivare alle identificazioni degli autori.
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