Infastidita per l'attesa al pronto
soccorso al Policlinico di Catania, una 45enne ha inveito contro
il personale sanitario, minacciando un infermiere di "dargli una
pedata nella pancia e di ammazzarlo", ma è stata prontamente
bloccata dalla polizia presente in ospedale che l'ha arrestata
per lesioni, minacce e interruzione di pubblico servizio.
La donna, che ha precedenti per aggressione, lesioni e
minacce, si è presentata alle prime ore del mattino in pronto
soccorso in codice azzurro. Una volta fatta accomodare in una
barella di un ambulatorio per essere visitata, visibilmente
infastidita per l'attesa, avrebbe preteso che i medici
effettuassero subito una tac e una risonanza magnetica,
minacciandoli di denunciarli se non l'avessero assecondata. A
quel punto un infermiere del reparto sarebbe stato costretto a
intervenire per tranquillizzarla, cercando di rassicurarla,
dicendole che sarebbero stati espletati tutti gli esami ritenuti
necessari dai medici.
La 45enne, in stato di alterazione, avrebbe minacciato il
suo interlocutore proferendo frasi come: "stai zitto... ti do
una pedata in pancia, ti ammazzo!" Subito dopo, improvvisamente,
alzandosi dal lettino con uno scatto fulmineo, avrebbe tentato
di colpire l'infermiere che sarebbe riuscito a parare il colpo
con la mano, riportando un trauma contusivo all'arto con
prognosi di 3 giorni. Poi la donna gli avrebbe scagliato contro
due bottiglie contenenti soluzioni farmacologiche, che
fortunatamente l'uomo sarebbe riuscito a schivare.
A quel punto, prima che la situazione potesse degenerare
ulteriormente, è intervenuto personale del commissariato
Borgo-Ognina, in servizio al posto di polizia presente in
ospedale, che, avvalendosi dell'ausilio delle guardie giurate,
presenti al pronto soccorso, dopo aver messo in sicurezza il
personale sanitario, ha bloccato e arrestato la donna, la quale
su disposizione del Pm di turno è stata sottoposta agli arresti
domiciliari in attesa dell'udienza di convalida prevista oggi.
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