Sedici anni di carcere: questa la
condanna inflitta oggi dal tribunale di Torino a Sara C.,
l'imputata maggiorenne per il caso del giovane studente
palermitano che la sera fra il 20 e il 21 gennaio 2023 rimase
ferito in maniera gravissima dopo essere stato colpito da una
bici lasciata cadere dall'alto dell'argine dei Murazzi del Po.
La ragazza era accusata di concorso in tentato omicidio. I
giudici non hanno concesso attenuanti.
Lo studente, Mauro Glorioso, era insieme ad alcuni amici sul
lungo fiume in attesa di entrare in un locale. Gli autori del
lancio sono stati individuati in un gruppetto di cinque
adolescenti (tre ragazzi e una ragazza). Tre minorenni sono
stati condannati in via definitiva, con rito abbreviato, a pene
comprese fra i sei anni e otto mesi e i nove anni e sei mesi;
per l'altro maggiorenne a fine gennaio si ripeterà il processo
d'appello dopo l'annullamento della sentenza precedente da parte
della Cassazione.
Riferendosi alle conseguenze delle lesioni patite da
Glorioso, la pm Livia Locci ha detto che "questo è un tentato
omicidio peggiore della consumazione di un omicidio".
Sara C. ha affermato che al momento del lancio della bici si
era appartata insieme all'amica a una certa distanza dal luogo.
"Non ha partecipato al fatto", hanno detto i suoi difensori, gli
avvocati Enzo Pellegrin e Federico Milano.
Dopo la sentenza Sara ha avuto un malore. Poi dopo alcuni
minuti si è ripresa.
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