"Quella che si celebra oggi è
una grande occasione per tutti gli italiani, non solo per il
rilancio ed il riscatto di Agrigento, e dell'intera Sicilia, che
hanno sofferto e superato stereotipi a livello internazionale,
affrontato e risolto in parte difficoltà sociali non
indifferenti". Così il presidente della Regione siciliana,
Renato Schifani, nel suo intervento al teatro Pirandello alla
cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura
2025.
"Ad Agrigento inizia oggi, di fronte a questo suggestivo
'mare africano, immenso e geloso" (L. Pirandello), un nuovo
cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere,
da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed
imprenditoriali sorrette dall'impegno di realizzazioni concrete
- ha detto - Questa antica città, come la Sicilia intera, è
culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della
letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni
delle difficoltà economiche e della criminalità mafiosa, i due
angeli neri dai quali, ci stiamo progressivamente affrancando
con una scelta di popolo che si è
alimentata del sacrificio di eroi che hanno offerto la loro
vita".
Per Schifani "il titolo di Capitale Italian della Cultura,
che si è ormai consolidato dopo tante edizioni, offrirà ad
Agrigento ed all'intera Sicilia l'opportunità di rinsaldare e
far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani ed
agli stranieri che, siamo certi numerosi, verranno a visitarla".
"Il programma delle iniziative presentato ad un pubblico
nazionale ed internazionale è di grande interesse proprio
perché, partendo dalla straordinaria eredità culturale del
territorio, valorizzi una variegata offerta nella quale
tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono
di prospettare una dimensione che vuol essere innovativa e
guardi con fiducia allo sviluppo socio-economico che con fatica,
ma con determinazione, la Sicilia ha avviato", ha aggiunto.
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