Resta alta l'attenzione di Cgil,
Cisl e Uil sul futuro del polo industriale del Sulcis, per il
quale il sindacato ha chiesto e ottenuti incontri specifici al
Mimit, "ma dentro il quadro di una programmazione complessiva
che non può dunque prescindere - avvertono le sigle -
dall'affrontare i nodi strutturali che frenano lo sviluppo del
sito, ad esempio il costo dell'energia e l'assenza del metano ma
anche i necessari interventi per rendere efficiente il porto
industriale".
Il tema è stato oggetto di una riunione, oggi, con
l'assessore regionale dell'Industria che ha dato conto dei
contenuti del tavolo ministeriale di venerdì scorso. "Siamo
moderatamente soddisfatti dell'indirizzo che sembra aver
intrapreso il ministero, insieme alla Regione, sul futuro del
polo, ma è chiaro che attendiamo sviluppi concreti", hanno detto
i sindacati sottolineando che "occorre sin da ora pensare a uno
strumento per abbattere le tariffe energetiche indispensabile ad
accompagnare la ripartenza delle produzioni strategiche nello
stabilimento della Portovesme, chiunque decida di portarla a
compimento, compreso il potenziale player del quale si saprà di
più nelle prossime settimane ma che, comunque, per noi deve
garantire solidità e prospettive".
Sul punto è emersa anche la condivisione, da parte del
ministro Urso, di quanto già affermato dai sindacati, ovvero che
lo stabilimento non è divisibile e non si possono scindere fra
proprietà diverse singole linee di produzione che, per
caratteristiche tecniche, devono marciare insieme.
Per Cgil, Cisl e Usil, "alla questione energetica e alla
ripartenza di Eurallumina si aggancia il nodo ancora spinoso
della metanizzazione e, in particolare, la necessità di
accelerare l'approvazione del nuovo decreto ministeriale che
dovrà dare il via definitivo alla sua realizzazione". Su questo
fronte, le sigle confederali attendono in tempi stretti gli
sviluppi del confronto chiesto dalla presidente Todde al
ministro Pichetto Frattin.
Quanto a Sider Alloys, i sindacati sollecitano il governo,
insieme a Invitalia, a "svolgere un ruolo di primo piano:
l'attuale proprietà ha palesato la sua totale inaffidabilità".
Nell'incontro fissato per il 30 gennaio al Mimit, le sigle si
aspettano che anche questo nodo venga sciolto.
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