All'Ariston irrompe la forza del messaggio del Teatro Patologico, l'inclusione che abbatte le barriere, l'arteterapia come cura delle disabilità fisiche e psichiche. "Siamo un luogo magico - dice il fondatore, l'attore e regista Dario D'Ambrosi - perché aiutiamo e salviamo tantissimi ragazzi e così diamo speranza a milioni di famiglie, perché quando sta bene un ragazzo disabile stanno bene mamme, papà, fratelli, nonni, condomini, quartieri. È da qui che dobbiamo partire per migliorare la nostra società".
Il gruppo propone un brano del Simon Boccanegra portato all'Opera di Roma, poi gli attori scendono in platea al ritmo di 'La vita è musica', accolti dalla standing ovation del pubblico. L'ultima gag è la simulazione di una bomba: "Siamo più forti e più potenti di una bomba atomica: pensate alla Libia, alla Siria, non fanno altro che buttarsi bombe - dice uno degli attori - perché non hanno la forza di guardarsi negli occhi. Noi questa forza qui ce l'abbiamo". D'Ambrosi annuncia che presto all'Onu porterà l'esperienza del teatro Patologico promuovendo il riconoscimento terapeutico del teatro.
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