"L'effettiva parità è ancora un
traguardo da raggiungere, le discriminazioni esistono e
continuano a precludere la piena realizzazione nella vita, a
partire da quella lavorativa, delle persone con disabilità"
commenta la Cgil, in occasione della giornata internazionale
delle persone con disabilità, con la segretaria confederale
Maria Grazia Gabrielli e il responsabile dell'ufficio politiche
per il lavoro ed inclusione delle persone con disabilità,
Valerio Serino.
"Il lavoro - sottolineano - è un fattore fondamentale di
inclusione. Purtroppo, però continuano a permanere numerosi nodi
critici", ed in particolare gli iscritti all'elenco del
collocamento obbligatorio sono diminuiti, le assunzioni sono
nettamente calate rispetto, aumentano le risoluzioni dei
rapporti di lavoro, ed il lavoro è sempre poco qualificato.
"La spesa per le politiche sociali e di welfare - avvertono -
è inadeguata e non garantisce, nei territori, servizi e risposte
ai bisogni delle persone e delle famiglie". Serve "un vero e
proprio cambio culturale. Abbiamo bisogno di rimettere al centro
il lavoro come elemento di inclusione". E "sono indispensabili
maggiori risorse, investimenti mirati e potenziare i centri per
l'impiego che rappresentano un punto cardine per un inserimento
mirato e di successo".
Dalla Cgil anche "non condivisione e preoccupazione su una
riforma annunciata come epocale, ma che tralascia di affrontare
e definire risposte ai problemi reali come il lavoro, la scuola,
il diritto alla salute e il diritto alla mobilità".
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