"Tutti questi soldi non
torneranno più, per cui dobbiamo saperli spendere bene e
adesso". Lo ha detto il commissario per la ricostruzione e la
riparazione sisma 2016 Guido Castelli, intervenendo stamani ad
Ascoli Piceno al convegno "Dal sisma alla rinascita, il modello
dell'Appennino centrale" organizzato dall'Uncem che si è svolto
alla Cartiera Papale, presenti i sindaci di diversi Comuni
terremotati. E' stata l'occasione per fare il punto della
situazione sulla ricostruzione pubblica nel cratere del
terremoto e guardare oltre.
I sindaci di Ussita Silvia Bernardini e di Fiastra Sauro
Scaficchia hanno illustrato i progetti per riguardano,
rispettivamente, l'impianto di risalita e rilancio neve, il Lago
e Borgo Ravaglio. Il sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni
ha parlato dei lavori per la grotta sudatoria, mentre quello di
Montefortino ha fatto il punto sul "Glamping" annunciando la
conclusione dei lavori per il 2026.
"E' da confutare il concetto in base al quale nelle aree
montane non si possa vivere bene e i progetti illustrati oggi lo
confermano - ha osservato Castelli -. Dobbiamo quindi costruire
il posto migliore in cui vivere, migliorando innanzitutto i
collegamenti viari. Dobbiamo 'rivascolarizzare' il cratere
sismico, rendendolo pieno di vita e di occasioni per riportare
le famiglie che, causa sisma, si sono dovute trasferire altrove.
Se non le riportiamo qui, avremo fallito" ha aggiunto il
commissario, ricordando che nel 2023 sono stati liquidati alle
imprese 1,3 miliardi di euro, il 73% in più del 2021 e il 37% in
più rispetto al 2022.
Il presidente dell'Uncem Giuseppe Amici ha lanciato l'idea
sulla gestione del patrimonio pubblico ricostruito. "L'Unione
Montana, attraverso i Comuni dei vari territori, potrebbe essere
lo strumento per la gestione, fermo restando che la proprietà
dei beni resti ai Comuni o agli enti".
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