Alla discarica di Cà Asprete di
Tavullia inaugurato oggi un impianto ad osmosi inversa, di
ultima generazione, per il trattamento del percolato.
L'investimento di 1,5 milioni di euro realizzato da Marche
Multiservizi consentirà di trattare il percolato direttamente in
discarica evitando che il materiale debba essere trasportato,
tramite autobotti, fuori regione, in appositi siti idonei al
trattamento, con il conseguente inquinamento atmosferico creato
dalla circolazione dei mezzi. Si stima un risparmio di 192
tonnellate di CO2 all'anno (192.000 kg) con importanti ed
evidenti benefici per l'ambiente. La minore quantità di CO2
prodotta è pari alle emissioni compensate da quasi 1.900 alberi
ogni anno.
"Marche Multiservizi continua ad investire in innovazione per
garantire una sempre maggiore sostenibilità dei servizi gestiti
a beneficio del territorio in cui opera - spiega
l'amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli
- La discarica di Cà Asprete è un impianto progettato,
realizzato e gestito in maniera innovativa che dimostra come il
rifiuto possa essere gestito a livello territoriale con un
impatto uguale, se non addirittura inferiore, ad altri impianti
industriali". E' un impianto di ultima generazione in grado di
depurare 90 metri cubi al giorno di percolato, liquido che si
forma quando l'acqua passa tra i rifiuti di una discarica,
rimuovendo fino al 99,99% di inquinanti. "Sono orgoglioso
dell'investimento effettuato a Cà Asprete da Marche Multiservizi
- dice il presidente di Marche Multiservizi Andrea Pierotti -
L'impianto ad osmosi inversa consente di ottenere benefici
ambientali importanti perché significa che potremo trattare
direttamente qui il percolato prodotto evitando di doverlo
trasportare tramite autobotti in appositi impianti fuori
regione: parliamo di un risparmio, in termini di minore CO2
prodotta pari a 192 tonnellate, per circa 500 camion in meno in
circolazione ogni anno". All'inaugurazione, nella quale sono
intervenuti tra gli altri il deputato Mirco Carloni e la sindaca
di Tavullia Francesca Paolucci, hanno preso parte varie
istituzioni tra cui molti sindaci, consiglieri regionali, i
rappresentanti dei sindacati e delle categorie economiche.
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