Trionfale ritorno a Pesaro per Pier Luigi Pizzi: il suo allestimento (regia, scene e costumi) del 2002 di La pietra del paragone, ampiamente rivisto e riadattato agli spazi dell'Adriatic Arena è stato accolto ieri sera da risate, applausi a scena aperta e alla fine da vere e proprie ovazioni. Aggiornata anche l'edizione critica di Anders Wiklund e Patricia Brauner per la Fondazione Rossini, che all'epoca aveva permesso di riscoprire il dramma buffo in due atti, scritto da un Rossini ventenne nel 1812 per la Scala di Milano.
Duetti, terzetti, cori e pagine di insieme si svolgono tra conversazioni al telefono, partite di tennis, battute di caccia e tuffi (veri) in piscina che permettono ai cantanti, tutti giovani e prestanti, di esibire fisici palestrati in un divertito cambio di abiti. In grande spolvero la compagnia di canto: Aya Wakizono, Aurora Faggioli e Marina Monzò, Gianluca Margheri, Maxim Mironov.
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