Ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica Moussa Sangare, il 30nne italiano di origine africana reo confesso dell'omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a coltellate nel luglio dell'anno scorso il quale è comparso davanti al gip di Bergamo con l'accusa di maltrattamenti ai danni della madre e della sorella.
Come era già successo nel processo per l'omicidio di Sharon, Sangare sarà sottoposto anche in questo procedimento alle perizie sulla sua capacità di stare in giudizio e sulla sua capacità di intendere e di volere al momento del fatto.
L'udienza è stata rinviata al 9 aprile per la nomina del perito.
Sangare, assistito dall'avvocato Giacomo Maj, era presente in aula e non ha rilasciato dichiarazioni.
Secondo l'accusa, in un'occasione aveva minacciato la sorella con un coltello.
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