"Celando le ingenti effettive perdite, ed evitando le necessarie ricapitalizzazioni, nonché riuscendo a mantenere la quotazione di Visibilia Editore spa e i rapporti bancari e finanziari in essere" non sarebbe stato "conseguito un profitto di rilevante entità" bensì si sarebbe aggravata la "condizione economica" tanto da rendere necessarie "periodiche ricapitalizzazioni". E' scritto nella sentenza di patteggiamento di Visibila Editore e Visibilia Editrice accolta venerdì dal gup di Milano Anna Magelli nel procedimento che ha visto il rinvio a giudizio per falso in bilancio della ministra Daniela Santanchè e di altri 16 imputati.
"La valutazione unitaria del compendio probatorio (...) consente di rilevare, quantomeno alla stregua del canone probatorio che impedisce" il proscioglimento degli imputati "la commissione di plurime condotte di falso in bilancio dal 2016 al 2023 nonché la commissione di altrettanti illeciti amministrativi".
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