L'immobiliarista Danilo Coppola è stato
condannato a 9 anni di reclusione per il crac da 300 milioni di
euro provocato dal fallimento di una serie di società. Lo hanno
deciso i giudici della decima sezione penale di Roma che hanno
disposto altre 9 condanne e quattro assoluzioni tra cui quella
della moglie di Coppola, Silvia Necci.
I giudici hanno condannato, tra gli altri, a 5 anni e 8 mesi
Francesco Bellocchi, amministratore di alcune delle societa', a
4 anni la commercialista Daniela Candeloro, a 4 anni e sei mesi
Luca Necci, cognato di Coppola e a 2 anni e tre mesi l'avvocato
Paolo Colosimo. Tutti i condannati sono stati inabilitati
all'impresa per dieci anni mentre a Coppola anche l'interdizione
in perpetuo dai pubblici uffici. Gli illeciti secondo l'accusa
sarebbero stati messi in atto tra il 2007 al 2009.
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