Una cerimonia promossa
dall'Associazione combattenti X flottiglia Mas si è tenuta
questa mattina nell'atrio del municipio di Gorizia nell'ambito
delle celebrazioni per l'80/o anniversario della battaglia di
Tarnova della Selva, che vide opposta la formazione della
Repubblica sociale italiana alle truppe dell'esercito di
liberazione della Jugoslavia. Si tratta di una commemorazione
che si ripete negli anni e contro la quale l'Anpi oggi ha
rinnovato la sua protesta, organizzando un presidio antifascista
in corso Verdi, a qualche centinaio di metri dalla sede
comunale.
Ai piedi della lapide intitolata alla memoria dei dipendenti
comunali "scomparsi nel nome dell'Italia", ovvero caduti nella
guerra 1940-43 e deportati in Jugoslavia nel maggio del 1945, è
stato deposto un mazzo di fiori. Tra i vessilli esposti, anche
quello della X Mas. All'esterno dell'edificio è stato invece
srotolato uno striscione con la scritta "Decima marinai decima
comandante!". Presenti, tra gli altri, l'assessore comunale alla
Cultura, Fabrizio Oreti, in fascia tricolore, e il senatore
Roberto Menia.
Con cartelli, striscioni e bandiere i contromanifestanti
riunitisi su iniziativa dell'Anpi hanno invece richiamato
l'attenzione sul significato di Go!2025 e chiesto "Fuori la
decima da Gorizia". "L'8 febbraio - ha ricordato la presidente
del comitato provinciale dell'Anpi, Anna Di Gianantonio, in un
intervento di presentazione della protesta - si inaugurerà la
capitale della cultura europea. Nova Gorica-Gorizia saranno
sotto i riflettori come due città che hanno imparato la
cooperazione e il rispetto reciproci, dopo le lacerazioni del
900. Come è possibile accogliere coloro che di quella storia di
divisione e violenza furono i protagonisti principali? Un nero
biglietto da visita, un passato che emerge ogni anno a ricordare
che se non si fanno i conti con il fascismo di frontiera,
l'occupazione tedesca e la guerra, esso riemerge come coazione a
ripetere le vecchie idee e i vecchi comportamenti di
discriminazione e di violenza".
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