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Cerimonia della X Mas in municipio a Gorizia, l'Anpi protesta

Cerimonia della X Mas in municipio a Gorizia, l'Anpi protesta

Presidio antifascista in concomitanza con la commemorazione

GORIZIA, 18 gennaio 2025, 15:26

Redazione ANSA

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Una cerimonia promossa dall'Associazione combattenti X flottiglia Mas si è tenuta questa mattina nell'atrio del municipio di Gorizia nell'ambito delle celebrazioni per l'80/o anniversario della battaglia di Tarnova della Selva, che vide opposta la formazione della Repubblica sociale italiana alle truppe dell'esercito di liberazione della Jugoslavia. Si tratta di una commemorazione che si ripete negli anni e contro la quale l'Anpi oggi ha rinnovato la sua protesta, organizzando un presidio antifascista in corso Verdi, a qualche centinaio di metri dalla sede comunale.
    Ai piedi della lapide intitolata alla memoria dei dipendenti comunali "scomparsi nel nome dell'Italia", ovvero caduti nella guerra 1940-43 e deportati in Jugoslavia nel maggio del 1945, è stato deposto un mazzo di fiori. Tra i vessilli esposti, anche quello della X Mas. All'esterno dell'edificio è stato invece srotolato uno striscione con la scritta "Decima marinai decima comandante!". Presenti, tra gli altri, l'assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti, in fascia tricolore, e il senatore Roberto Menia.
    Con cartelli, striscioni e bandiere i contromanifestanti riunitisi su iniziativa dell'Anpi hanno invece richiamato l'attenzione sul significato di Go!2025 e chiesto "Fuori la decima da Gorizia". "L'8 febbraio - ha ricordato la presidente del comitato provinciale dell'Anpi, Anna Di Gianantonio, in un intervento di presentazione della protesta - si inaugurerà la capitale della cultura europea. Nova Gorica-Gorizia saranno sotto i riflettori come due città che hanno imparato la cooperazione e il rispetto reciproci, dopo le lacerazioni del 900. Come è possibile accogliere coloro che di quella storia di divisione e violenza furono i protagonisti principali? Un nero biglietto da visita, un passato che emerge ogni anno a ricordare che se non si fanno i conti con il fascismo di frontiera, l'occupazione tedesca e la guerra, esso riemerge come coazione a ripetere le vecchie idee e i vecchi comportamenti di discriminazione e di violenza".
   

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