"È fondamentale parlare con i
giovani, è sempre uno strumento di straordinaria importanza, con
quei giovani che non hanno vissuto l'epoca delle stragi, e che
quindi non percepiscono in modo diretto la violenza, la
cattiveria e la pervicacia delle organizzazioni mafiose". Lo ha
sottolineato Maurizio Vallone, direttore della Dia-Direzione
investigativa, alla vigilia dell'anniversario della strage di
via D'Amelio, a margine del suo intervento in Regione Fvg alla
presentazione del progetto Dike Fvg e dell'applicazione del Giga
Fvg misure che consentono uno snellimento nei controlli da
effettuare nei cantieri.
Riferendosi sempre ai giovani, Vallone ha detto che "va
spiegato con maggior attenzione, con capacità di parlare la loro
stessa lingua, quali sono i pericoli delle infiltrazioni delle
organizzazioni mafiose. Al sud i ragazzi sono costretti a
emigrare perché non hanno prospettive di lavoro nel territorio,
perché le mafie impediscono di crescere professionalmente.
Bisogna far sì - ha concluso - che anche in questa regione la
mafia non si possa insediare, per evitare che un domani i
giovani siano costretti a emigrare".
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