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>>>ANSA/ Destra fiamminga al governo in Belgio, stretta migranti

>>>ANSA/ Destra fiamminga al governo in Belgio, stretta migranti

L'ex separatista De Wever diventa premier e rafforza l'Ecr

BRUXELLES, 01 febbraio 2025, 18:13

Redazione ANSA

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(di Valentina Brini) Ci sono voluti quasi vent'anni, innumerevoli battaglie politiche e 236 giorni di estenuanti negoziati, ma alla fine Bart De Wever ce l'ha fatta. L'uomo dal passato separatista, a lungo accusato di voler distruggere il Belgio, sarà il primo fiammingo di destra a guidare il governo federale. Alla testa della sua Alleanza Neo-Fiamminga, governerà con una coalizione color Arizona che unisce pezzi di tutto l'arco politico: i liberali e centristi della Vallonia (Mouvement Réformateur e Les Engagés), i socialisti fiamminghi di Vooruit e i cristiano-democratici di Cd&V. Siglato l'accordo con i partner, a inizio settimana il sindaco di Anversa presterà giuramento trasferendosi al numero 16 di rue de la Loi a Bruxelles. Da lì partirà la sua offensiva: una stretta sull'immigrazione irregolare e la missione di rimettere in sesto i disastrati conti pubblici. Un cammino che, per stessa ammissione del prossimo terzo premier dei Conservatori Ue accanto a Giorgia Meloni e al ceco Petr Fila, "non sarà una passeggiata di salute".
    Uomo forte della Fiandre da due decenni, studioso di storia antica e appassionato di Giulio Cesare, a giugno il leader 54enne autodefinitosi "ubriaco di potere" ha ribaltato tutti i pronostici sbaragliando l'ultradestra del Vlaams Belang.
    Puntando sulla "prosperità fiamminga" e la difesa dei valori contro la cultura woke, è arrivato a irridere il rivale Tom Van Grieken e la sua ambizione d'indipendenza delle Fiandre, un tempo suo stesso cavallo di battaglia. Segno che il vento è cambiato: oggi per il capo dell'N-Va cresciuto nei sobborghi di Anversa in una famiglia immersa nelle idee nazionaliste - il nonno paterno, Léon, insegnante, fu imprigionato alla fine della Seconda guerra mondiale con l'accusa di collaborazionismo con la Germania nazista - "il confederalismo può bastare".
    "Sembrerà arrogante, ma sono nato per questo. E' la mia passione. Quando senti la chiamata della politica, è impossibile resistere", si racconta nel recente documentario 'BDW, animale politico'. Ora sarà lui a sedersi al tavolo dei Ventisette - forse già lunedì al vertice dei leader Ue sulla difesa - dando linfa ai Conservatori al fianco di Meloni e Fiala. "Un risultato storico", nelle parole dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia e co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, che rafforza ulteriormente l'asse della destra in Europa e mette sotto pressione la maggioranza Ursula, fondata sull'intesa da tempo fragile tra popolari, socialisti e liberali. Un equilibrio che potrebbe ulteriormente incrinarsi con il voto tedesco del 23 febbraio e la possibile ascesa dell'ultradestra dell'AfD. De Wever ha già messo in chiaro le priorità della coalizione Arizona: una stretta decisa sui migranti irregolari, con un accesso più rigido ai sussidi sociali e più obblighi d'integrazione. "Il nostro governo ha scelto di guardare in faccia la realtà e di agire per rafforzare la prosperità di tutti i cittadini", ha scandito. La sfida più dura però sarà sui conti pubblici con il deficit belga che vola oltre il 4% del Pil, tra i più alti d'Europa.
   

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