BRUXELLES - "La situazione in Georgia ci ricorda con chiarezza che il percorso verso l'adesione all'Ue non è facile e che le battute d'arresto possono verificarsi. Mi dispiace profondamente che le autorità continuino ad allontanarsi dall'integrazione nell'Ue". Lo ha detto la commissaria europea all'Allargamento, Marta Kos, in audizione al Parlamento europeo. "La scelta del popolo georgiano per l'integrazione europea era sancita in un impegno costituzionale e il popolo georgiano scende in piazza notte dopo notte perché vuole chiaramente mantenerla" ha spiegato la commissaria, definendo "del tutto inaccettabili" le "azioni delle autorità contro manifestanti pacifici, rappresentanti dell'opposizione, organizzazioni della società civile e giornalisti". "La Commissione - ha aggiunto - ha già trattenuto più di 100 milioni di euro di finanziamenti, a diretto beneficio delle autorità georgiane, e stiamo valutando ulteriori riassegnazioni". Palazzo Berlaymont ha anche proposto di "sospendere parzialmente l'accordo di facilitazione dei visti tra Ue e Georgia, in modo da poter introdurre requisiti di visto per i titolari di passaporti per il servizio diplomatico rilasciati dalla Georgia. Gli Stati membri dell'Ue" voteranno la proposta entro la fine di gennaio". "Allo stesso tempo continuiamo a sostenere le organizzazioni della società civile e i media indipendenti. Sono già stati riassegnati loro 8,5 milioni di euro. Siamo inoltre pronti a riassegnare altri 7 milioni di euro alle attività di comunicazione" ha proseguito, sottolineando la necessità di "intensificare la risposta a queste informazioni diffuse dalla leadership di Sogno Georgiano".
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